Regia di Ted Kaplan (Ferdinando Baldi) vedi scheda film
Estremo oriente. Ernst, reduce del Vietnam, va a recuperare un ingente carico di pepite d'oro custodite in una raffineria. Oltre al bottino materiale, per Ernst si prospetta una vendetta personale.
Giunto ai settant'anni (classe 1917), Ferdinando Baldi - da oltre tre decenni buon artigiano 'di genere' - chiude la sua carriera con un'accoppiata di titoli sulla falsariga di Rambo e dei simili war movies americani che all'epoca conquistavano ottimi incassi al botteghino; se Missione finale viene girato in Corea del Nord, questo Un maledetto soldato è frutto di riprese effettuate nelle Filippine. Le trame di questo tipo di lavori si somigliano tutte fortemente: si parla sempre di una vendetta personale attuata da un eroe coraggioso e giusto; idealmente questo filone del war-revenge movie segue i contenuti di fondo dello spaghetti western, che a loro volta vennero mutuati dal peplum-mitologico. Scene d'azione a iosa, dialoghi carichi di retorica ardimentosa, buoni puri e cattivi senza speranza di redenzione; Baldi confeziona con mestiere e facendo tesoro dei modesti mezzi a disposizione. Anche nel cast artistico non spiccano grandi nomi, neppure per la 'serie B' cinematografica: i principali interpreti sono Peter Hooten, Mark Gregory, Steve Eliot (cioè Stelio Candelli), Rom Kristoff; poverissime le musiche di Elio Polizzi. Scritto e diretto da Ted Kaplan, pseudonimo spesso utilizzato da Baldi nella fase finale della sua carriera. 2,5/10.
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