Regia di Dino Risi vedi scheda film
Non lo si può certo definire il miglior film di Tognazzi, stretto tra la voglia di staccarsi da una prevedibile commedia boccaccesca e la necessità di sfruttare il più possibile madre natura, vale a dire le grazie di un'Ornella Muti più bella che mai. Tuttavia il film, che da forse il meglio di sè nella prima parte, rimane godibile e, molto velatamente, strizza l'occhio a quel mondo dell'avanspettacolo da cui l'attempato protagonista proviene ( gustosa, al proposito, anche l'imitazione di Totò da parte dello stesso Tognazzi). Nella seconda parte invece si ricalca uno schema fin troppo prevedibile, e con il senno di poi si poteva osare di più (e meglio) per uscire da risvolti fin troppo abusati.
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