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C'era una volta in America

Regia di Sergio Leone vedi scheda film

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La recensione su C'era una volta in America

di Furetto60
10 stelle

Indimenticabile e insuperabile testamento spirituale, di Sergio leone

Uno scorcio e uno spaccato di  quarant'anni di vita americana,a partire dai leggendari anni  venti della grande depressione e del proibizionismo, agli anni sessanta,narrata attraverso le vicissitudini di un gruppo di giovanissimi teppisti,Noodles, Max,considerati i capi,poi Patsy e Cockeye, più il piccolo Dominic,che però morirà prestissimo.Cominciano con scorribande adolescenziali, per diventerare col tempo veri e propri gangsters, autori di rapine, omicidi e quant'altro,compiendo un grande salto di qualità,passando dal ghetto ebraico di New York, all'ambiente della malavita organizzata della "grande mela"Noodless,alias De Niro, trascorrerà 12 anni in carcere, per pagare il prezzo  di una vendetta consumata  contro "Bugsy"altro delinquente, che mal tollerando le ingerenze di quei "cani sciolti"nei suoi loschi affari,era entrato in aperto conflitto con loro e durante una spedizione punitiva,uccide il piccolo Dominic, per poi essere a sua volta eliminato da Noodless.All'uscita ritroverà la sua vecchia banda,ben organizzata e attrezzata,che lo accoglierà a braccia aperte,continuando ed estendendo la propria attività criminale.In pieno periodo proibizionista,gli affari del loro contrabbando, diventano sempre più floridi.Noodless è da sempre innamorato di Deborah Gelly,che sin da piccolo spia, nel  retrobottega del bar,mentre si esercita da ballerina,Debora non lo incoraggia anzi lo irride,all'inizio, ma col tempo, nel suo intimo comincia a  provare qualcosa per lui, ma  pur di coronare il suo sogno di bambina,da adulta sarà costretta a declinare la sua proposta di matrimonio,tanto raffinata ed esclusiva quanto poi burrascosa,che culminerà con una drammatica violenza carnale, che segnerà e chiuderà cosi la loro storia.Nel frattempo il potere di Max diventa sempre più forte,nell'ambito del mondo politico-mafioso in cui opera,come la sua ambizione che lo spinge a cercare un'impresa,talmente azzardata, da suggerire a Noodelss, di provare a fermarlo, con tutti i mezzi..Il susseguirsi di  colpi di scena finali non si svela ,ma hanno una loro lucida logica e rendono una qualche idea di giustizia.

Chiude la cosiddetta  Trilogia del tempo , dopo"C'era una volta il West" del 1968 e "Giù la testa" del 1971.Considerato il capolavoro di Sergio Leone e il suo testamento sprituale,è un film difficilmente classificabile,La struttura narrativa si avvale di continui flashback e flash forward,segmetando il racconto, che non ha una scansione  lineare, ma segue un ordine sparso, attraversando in alternanza le tre fasi della vita del protagonista Noodless: la sua adolescenza nel 1922, l'età adulta nel 1932-1933 e la vecchiaia nel 1968. Questa tecnica fu il prodotto dei continui rimaneggiamenti, cui il flm dovette sottostare,tra montaggi e rimontaggi, non sempre approvati dal regista, ma voluti dal produttore,per rendere il prodotto più fruibile, si raggiunse comunque un film di quasi 4 ore,a cui recentemente per volontà della figlia sono stati aggiunti 26 minuti,in precedenza tagliati.

Ci sono diverse chiavi di lettura,che lo stesso Leone ha alimentato,in una addirittura si parla di teoria del sogno, la storia sarebbe una fantasia indotta dalla droga, con Noodles che ricorda il suo passato e immagina il suo futuro e il telefono che squilla ossessivamente nella mente di Noodles, sarebbe il sintomo di un'allucinazione ossessiva,provocata dagli effetti dell'oppio.

In tutti i casi e al di la della soggettiva interpretazione, resta un' opera unica, che parla divinamente di amore, amicizia, memoria, con un linguaggio poetico,che fa da contraltare alla brutalità di certe scene,un talento stilistico ed una perfezione tecnica,che rasentano il livello massimo mai raggiunto da un cineasta.Le musiche di Morricone fanno il resto.

Indimenticabile e insuperabile

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