Regia di Sergio Leone vedi scheda film
Capolavoro di Sergio Leone, che narra la storia di Max, Noodles, Patsy e Coockeye, quattro gangster che si rincorrono attraverso un andirivieni di flashback e flashforward, che sono un vero trattato di montaggio col quale il regista tratteggia tre epoche: l’infanzia e i primi colpi negli anni ’20, il ricongiungimento dopo la scarcerazione di Noodles negli anni ’30 e il ritorno di quest’ultimo a New York alla soglia degli anni ’70.
Leone racconta l’epopea, un po’ metropolitana, un po’ western, di Noodles e compagni attraverso campi larghissimi, atti a mostrare una New York spoglia e fagocitante, e splendidi movimenti di macchina, soprattutto carrelli, che inglobano i protagonisti nelle strade della metropoli, tra tombini che fumano e folle che si muovono in massa. Le maestose immagini ricevono ulteriore linfa dal maestoso accompagnamento di Ennio Morricone. Le musiche del Maestro, ancor più che altrove, sono un protagonista aggiunto, un ulteriore personaggio che partecipa allo svolgersi dell’azione, qualcosa di insostituibile in quanto complementare alle vicende.
“C’era una volta in America” si basa su tre perni: sesso, violenza e sangue, dispiegati come un vero e proprio saggio sul tempo, inteso come parte integrante dell’esistenza, prima ancora che come elemento che ne scandisce il dispiegarsi.
Del film esistono numerose versioni. Negli Stati Uniti per esempio, quella ufficiale uscita nelle sale durava poco più di due ore, martoriata nella sua essenza ontologica dalla censura, ma soprattutto rimontata in progressione cronologica; quella conosciuta in Italia è invece di oltre 3 ore e mezza. Dopo il restauro del 2012 (operato dalla cineteca di Bologna e a cui hanno partecipato anche i figli del regista e Martin Scorsese), se ne annovera anche una suggestiva versione di ben 4 ore e 16 minuti, grazie all’aggiunta di numerose scene eliminate in post-produzione, ma che dicono tanto in più sull’idea che aveva Leone della psicologia dei personaggi e di come aveva originariamente concepito il film. Le scene tagliate, esteticamente dissonanti dalle altre immagini a cui sono state giustapposte e sottotitolate (in quanto non doppiabili a 30 anni di distanza) sono:
· l’incontro di Noodles nella cappella di Riverdale con il direttore
· la rivincita di Noodles su Max nelle acque del porto
· il pensiero di Noodles sul nazismo in attesa di Deborah
· l’avventura di Noodles con la prostituta che si farà chiamare Deborah per compiacerlo
· Deborah in palcoscenico che interpreta Cleopatra
· il senatore Bailey che firma un accordo con l’amico sindacalista.
Senza ombra di dubbio, di diritto nella top ten dei migliori film di sempre; per molti addirittura il migliore di tutti.
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