Regia di Sergio Leone vedi scheda film
Con 'C'era una volta in America' Sergio Leone trascende, va oltre i suoi peculiarissimi spaghetti-western. Da premettere che già questo genere, inizialmente visto con la puzza sotto il naso dalla maggiorparte della critica, nasconde trame coinvolgenti e personaggi indimenticabili, sotto la facciata del tipico western con la classica scaletta: il buono contro il cattivo!
Ma con quest'opera il regista, realizza qualcosa di unico; al film drammatico sulla tematica mafiosa (che per un periodo è stato tanto di moda nel cinema hollywoodiano) intreccia una trama degna dei migliori thriller, senza mai scadere nella banalità di un lavoro piatto e senza sostanza. Il film scorre piacevole ed adrenalinico, nonostante i numerosi flash back e flash forward, che sono sfruttati con maestria dal regista e a conferire veridicità e spessore all'opera contribuisce soprattutto il brillante cast (De Niro, James Woods e gli altri), che ci fa sperimentare quasi in prima persona gli stati d'animo, i drammi e i trionfi, che si alternano nel corso delle loro poco oneste vite. Il risultato che ne viene fuori è un lavoro all'avanguardia, che non si limita a raccontare il mondo gangster degli anni '30, ma va in profondità, scruta acutamente gli animi dei protagonisti e i loro desideri, che sono il motore di tutto ciò che accade nel film. Ciò che passa in primo piano, infatti, è proprio 'the hoods', la compagnia dei quattro protagonisti (come il titolo del libro di Harry Gray, da cui è tratta la vicenda); si tratta di una storia di amicizia e tradimenti, esperienze di vita quotidiana per chiunque, prima ancora che una mirabolante storia di mafia. Come se non bastasse il tutto è meravigliosamente accompagnato dalla famosissima colonna sonora, composta da Ennio Morricone e suonata da Gheorghe Zamfir, che ci delizia con il suo flauto di Pan.
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