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C'era una volta in America

Regia di Sergio Leone vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su C'era una volta in America

di CavaliereOscuro
9 stelle

Che dire, quest'opera d'arte non è un gangster movie, nello stile Leone diventa un pretesto per mettere su un palcoscenico la complessità dei rapporti interpersonali, amore, tradimento, nostalgia e ambizione facendo sì che ogni personaggio diventi reale. Questa pellicola racchiude una profondità emotiva senza eguali. Eccellente

Questo capolavoro si distingue per la narrazione che non segue una sequenza cronologica tradizionale, Leone infatti gioca col tempo con questi continui flashback, insinuando il dubbio nello spettatore se ciò che sta vivendo il protagonista sia sogno o realtà.

Come anticipato nel commento, Leone non racconta solo una storia di gangster ma offre una profonda riflessione sulla vita, sul passato, sulle scelte fatte.

 

Il protagonista Noodles (Robert De Niro) è un personaggio tormentato, il fattore tempo, le vicissitudini sue e della sua banda, l'andare avanti e indietro nel tempo della struttura del film enfatizza maggiormente i ricordi sia nostalgici che dolorosi del protagonista. Altro ruolo importante è quello di Max (James Woods) il cui cinismo e ambizione ed il dualismo tra Max e Noodles è fondamentale nel film.L'ingresso di Max nella vita di Noodles sarà un cambiamento significativo. Max apparirà all'inizio come un amico leale, ma col passare del tempo emergerà il suo opportunismo.A me ha impressionato molto il dualismo fra Max e Noodles perché il loro conflitto è centrale nella storia. Mi è piaciuta l'esplorazione dei personaggi, un momento chiave ad esempio è quando Noodles torna a New York e trova tutto cambiato e questo lo porta a riflettere sul suo sogno che si è infranto e a questo si contrappone invece l'opportunismo di Max che è disposto a sacrificare l'amicizia e i principi per ottenere potere e successo.Mentre trascorre il tempo emergono sempre più le differenze tra i due, Noodles idealista, altruista e sognatore e Max manipolatore, avido ed egoista. Ci sono tante chiavi di lettura, Max irrompe nel film quando sia lui che Noodles erano entrambi adolescenti e nonostante Noodles fosse il leader della banda lo accoglie come un amico, un fratello mentre Max solo apparentemente ricambiava. Questo evidenzia la natura generosa di Noodles.Col passare del tempo Max si fa strada nel mondo criminale e relega Noodles a un ruolo secondario prendendo accordi senza consultarlo.La scena del trono è la più sfacciata, in cui Max apertamente fa capire a Noodles che è lui il capo indiscusso.Il trono rappresenta il potere, la supremazia e Noodles che una volta invece era il leader e aveva un ruolo centrale viene emarginato, quasi come se fosse un pesce fuor d'acqua.Questo gesto provocatorio di Max è una sorta di sfida a Noodles facendogli capire che da amico è diventato un rivale.Inoltre il trono funge anche da metafora, in quanto mentre Max è avido di potere perde di vista i valori che invece avrebbero dovuto legare i suoi amici. Questo elemento rafforza il messaggio del film su quanto possano essere fragili i rapporti interpersonali quando si hanno secondi fini legati all'ambizione e il desiderio di potere.

 

Un'altra connessione importante nel film è quella tra Noodles e Deborah (Elizabeth McGovern), Deborah è la donna che lui ha sempre amato.Il tradimento di Deborah che diventa l'amante di Max ha più interpretazioni, può essere visto come una rappresentazione della realtà, dove Deborah ferisce Noodles per avvicinarsi a qualcuno che incarna il potere e l'ambizione, cioè Max. L'altra interpretazione invece è che lo stato mentale di Noodles evoca in lui paure, insicurezze e che quindi il tradimento non è reale ed è solo il prodotto della sua mente tormentata.Questo elemento comunque evidenzia la complessità delle relazioni umane e l'attrazione verso il potere e il successo.Chiaramente ha avuto molto impatto nel film perchè il legame tra Noodles e Deborah era molto forte e quindi un tradimento col suo migliore amico è particolarmente brutale.Questa scelta narrativa di Leone potrebbe essere un monito, le persone potrebbero rivelarsi false e creare false aspettative. Noodles rappresenta colui che ha fiducia nelle relazioni e si ritrova tradito da chi pensava fosse leale e ricambiasse i suoi sentimenti. Quest'aspetto sottolinea come il potere, la brama di successo possa corrompere e sgretolare i legami. Indica anche come le persone possano scegliere il potere, l'ascendente sociale (come ha fatto Deborah) rispetto all'amore autentico e lo spunto di riflessione che il film offre riguarda l'importanza di saper distinguere chi è meritevole della tua fiducia e chi no.

 

Il finale ambiguo lascia domande aperte e alimenta dubbi e dibattiti, questo espediente narrativo che crea incertezza nello spettatore fa sì che la pellicola crei un'esperienza duratura e memorabile.In conclusione C'era una volta in america è un'opera d'arte e merita di essere vista e rivista.

 

 

 

 

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