Regia di Sergio Leone vedi scheda film
Errori di valutazione.La prima volta che vidi "C'era una volta il west" avevo più o meno quattordici anni e mi sembrò interminabile,inferiore alla sua fama,con un sacco di tempi morti.La dilatazione del tempo narrativo è invece una caratteristica leoniana,e questo film è di questa prerogativa la massima espansione:"C'era una volta il west",kolossal girato nella Monument Valley,musicato in maniera strepitosa da un geniale Ennio Morricone(ai quattro personaggi principali è abbinato un tema musicale ciascuno),è un capolavoro del cinema italiano.La Donna farà nascere la nuova società,sancita dall'arrivo del treno e dall'industria ad abbattere il mondo dei "westerners",uomini che sanno uccidere e sopravvivere,ma non sanno guardare avanti:"una razza vecchia",come dice il personaggio di Charles Bronson,che ha un antico conto con il passato da far valere,una vendetta da compiere,un proiettile da sparare per chiudere il cerchio.Leone parla di un incrocio di ere,della fine di un'epoca violenta e a modo suo romantica,e della nascita di un'altra in cui chi riesce a fare meno del passato può iniziare a vivere davvero:la chiusura,con il lirismo della sua macchina da presa che dipinge tutto questo con due zoom all'indietro in campo lunghissimo,è l'adatto compimento della vicenda.Gli interpreti sono in parte e indimenticabili:la Cardinale è stupenda,Fonda(geniale idea di casting) è mortuario e crudele,Robards ironico e Bronson coriaceo e misterioso.La scena del duello tra Bronson e Fonda,Armonica e Frank,è una delle più belle sequenze del cinema italiano di sempre:l'armonizzazione eccezionale tra immagini,suoni e musica tocca l'apice,e va in crescendo.Nel soggetto hanno messo mano Argento,Bertolucci e Leone:a tutti e tre,noi cinefili dobbiamo molto.Non dimentichiamolo.
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