Regia di Sergio Leone vedi scheda film
Lento è lento.
Troppo.
Vero è che la splendida musica sostiene intermezzi, movimenti di macchina, panoramiche, piani sequenza, sguardi e sospiri. Ma quando è troppo è troppo.
L'inizio è magistrale, con le pause esasperate che si sommano all'attesa. Lo stantuffare in folle della locomotiva che catalizza tensione e suspance nel torrido silenzio.
Ci sta tutto.
Ma poi ci si crogiola col medesimo ritornello (sia musicale che registico), e per quanto fascinoso, reiterarlo per l'intero film alla fine stufa.
Cosi le pause diventano croniche e stucchevoli, il tempo morto dilatato a dismisura, le carrellate sanno d’imbalsamato e le poche scene movimentate d’altamente improbabile (come Cheyenne che spara al bandito attraverso lo stivale…).
E Bronson è Bronson ma facesse almeno finta di suonare quell'armonica, Fonda è Fonda ma quando gira mezz'ora per il paese prima di capire che è sotto tiro ti chiedi se non si stia un tantino esagerando, la Cardinale è la Cardinale ma se deve zoccoleggiare cosi smaccatamente ci appare di personaggio forzato.
Non lo cambio con Pronti a morire (improbabile per improbabile, meglio quello dichiarato).
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