Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
Il vecchio miliardario Hammond sta allestendo in gran segreto su un'isoletta di sua proprietà un parco-giochi con veri dinosauri, grazie ad esperimenti riusciti di clonazione genetica a partire dal fossile di una zanzara rinvenuto in tempi recenti. Prima di aprire la sua rivoluzionaria attrazione, Hammond convoca un paleontologo, una paleobotanica e un matematico per testare l'intero sistema; ma un suo tecnico informatico, già odioso in quanto ottuso e ciccionissimo (guarda caso, è interpretato da Wayne Knight) e anche corrotto da un imprenditore delle biotecnologie rivale, saboterà il sistema lasciando tirannosauri e velociraptor a scorrazzare per l'isola mentre è in corso la visita guidata per gli specialisti del settore, che dovranno fronteggiare una situazione del tutto nuova ed estremamente pericolosa insieme ai tecnici e ai due nipotini piccoli del miliardario.
Mettiamo ogni cosa al tassello giusto: Jurassic Park ha scarsissima pertinenza scientifica, alcuni dialoghi sono davvero pessimi, i bambini spielberghiani sono, tanto per cambiare, dei piccoli premi Nobel e degli implacabili sbriciolapalle, l'opera in sé è squisitamente commerciale. Eppure...?
Eppure Jurassic Park, insieme al sequel Il mondo perduto, è stato un film rivoluzionario, che fra il '92 e il '93 ha investito sull'animazione in computer grafica per riprodurre per la prima volta sul grande schermo dinosauri più realistici che mai, non più come nel (grande) cartone animato Alla ricerca della valle incantata, prodotto proprio dalla Amblin Entertainment di Spielberg; stavolta, i lucertoloni "recitano" accanto ad attori in carne ed ossa (Sam Neill, Laura Dern, Jeff Goldblum) e risultano davvero spaventosi, fra lancinanti versi e smembramenti.
L'ottimo lavoro di Spielberg alla regia, della Industrial Light & Magic agli effetti speciali e di John Williams alla colonna sonora, che sono più che sufficienti ad intrattenere per due ore, non spiegano tuttavia fino in fondo l'importanza di questo film: Jurassic Park ha creato un inedito filone nel cinema d'avventura, facendo appassionare ai dinosauri un'intera generazione che cresceva in quegli anni e a cui cominciarono a brillare gli occhi di fronte a documentari e riviste sugli affascinanti rettili che abitarono la Terra fino a 65 milioni di anni fa e contribuendo a questo fenomeno in misura molto maggiore di quanto il solo romanzo di Crichton, da cui il film è tratto, avrebbe potuto fare.
Il cinema è arte, ma talvolta anche industria e sogno, e queste cose Steven Spielberg le sa benissimo...
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