Jay si droga e vive d'espedienti, e nemmeno la sua nuova ragazza riesce a fargli cambiare rotta. Insieme a Billy frega un grosso spacciatore credendo di fare il colpo della sua vita, ma è la sua rovina. Eccellente noir a sfondo sociale, tinto di amaro umorismo, del regista e sceneggiatore ceco Ivan Passer, emigrato negli Stati Uniti nel 1968.
Gran bel film di Ivan Passer con ottime interpretazioni di George Segal, Karen Black e Paula Prentiss. Si vede in un piccolo ruolo di poliziotto antidroga Robert De Niro.
Uno dei rari film americani sulla droga degli anni 70'.Peccato che il tema sia trattato troppo in modo sarcastico.Si lascia vedere anche se in modo discontinuo.La versione proposta in dvd e' quella integrale e non quella tagliata di circa 15'.
Flm asciutto e forte, forse non abbastanxza forte per il tema che tratta (mi unisco al consueto lamento per l'idiozia dei distributori italiani - di un tempo? - nel titolare i film stranieri).
Il mio uomo è una canaglia Stati Uniti d'America 1971 la trama: J è un ex-parrucchiere caduto nel vortice nefasto della droga. Costretto dalla sua dipendenza a vivere di espedienti per procurarsi la dose giornaliera di droga conosce, nel tentativo di rubarle la macchina una giovane di nome Pam, che cercherà di salvarlo. Un giorno J, insieme al suo amico Billy, sottrae… leggi tutto
J. è un tossicodipendente separato dalla moglie e, insieme a un amico nero, si inventa ogni espediente per procurarsi la dose quotidiana; ogni tanto un boss gli affida qualche incarico pericoloso, e due sbirri vorrebbero farglielo incastrare. Ripetitiva la parte sulla droga, con il nostro che si fa fregare continuamente, al massimo originando episodi buffoneschi (es. quando si rifugia in… leggi tutto
Il mio uomo è una canaglia Stati Uniti d'America 1971 la trama: J è un ex-parrucchiere caduto nel vortice nefasto della droga. Costretto dalla sua dipendenza a vivere di espedienti per procurarsi la dose giornaliera di droga conosce, nel tentativo di rubarle la macchina una giovane di nome Pam, che cercherà di salvarlo. Un giorno J, insieme al suo amico Billy, sottrae…
Grande, pessimista, disperato, cupo e lancinante film americano dell'esule cecoslovacco Ivan Passer, non meno dotato del coetaneo e "compagno di fuga" Milos Forman, su ciò che potrebbe essere una sorta di "altra faccia della medaglia" delle retate nei bar di drogati dei bassifondi, da parte dei poliziotti della narcotici che vediamo all'inizio di "Un Braccio violento della…
J. è un tossicodipendente separato dalla moglie e, insieme a un amico nero, si inventa ogni espediente per procurarsi la dose quotidiana; ogni tanto un boss gli affida qualche incarico pericoloso, e due sbirri vorrebbero farglielo incastrare. Ripetitiva la parte sulla droga, con il nostro che si fa fregare continuamente, al massimo originando episodi buffoneschi (es. quando si rifugia in…
Film non del tutto convincente con qualche momento strano (vedasi il tipo che finisce a nascondersi dentro ad una Lavatrice di quelle a Gettoni e gli fanno fare un paio di giretti ...) comunque qua si analizza il lato "Stupefacente" non ai livelli di "Christiane F." di quasi 10 anni dopo ma ci giriamo intorno e tocchiamo solo raramente il discorso anche se con metodologie vagamente piu'…
“Born to Win” (nato per vincere) recita con molto sarcasmo il titolo originale, molto migliore di quello dato dalla produzione italiana. “Born to Win” recita anche il tatuaggio sul braccio di J. (George Segal), ex parrucchiere divorziato e tossicodipendente che vivacchia a Manhattan tra truffe e furti vari, cercando denaro per procurarsi l’eroina della quale…
Un tema che mi ha sempre affascinato e incuriosito, un problema sempre più attuale a cui trovare una soluzione sembra impossibile o, per lo meno, improbabile. Sempre più giovani usano e abusano di…
Sarà che nei giorni scorsi era in ferie il mio edicolante di fiducia, ragion per cui non ho comperato alcun quotidiano, o forse perché in estate si è un po' meno attenti a quanto vomitano i vari canali televisivi,…
Ivan Passer racconta con mano leggera, senza penetrare molto a fondo e senza scendere nel patetico, con buona volontà, venata da un’amara ironia e con un occhio di riguardo per i suoi personaggi la storia di J.J. , ex parrucchiere. Senza arte né parte, senza più famiglia, continuamente entro e fuori il carcere, ladruncolo per necessità, alla ricerca spasmodica…
Il titolo originale è Born to win ,piu'o meno Nato per Vincere.Ed è un titolo sarcastico,di amarezza profonda perche'qui di vincenti non ce ne sono,c'è un gruppo di perdenti,ma perdenti veri a cominciare dal protagonista(un coraggiosissimo George Segal),ex parrucchiere ,tossicodipendente abbonato alla crisi d'astinenza per mancanza di denaro,che cerca di vivere di piccoli espedienti,furti o…
George Segal e Karen Black, due attori molto attivi e in auge specie negli anni '70, poco noti e apprezzati dalle nostre parti, danno vita e sorreggono praticamente da soli questo dramma metropolitano che altrimenti non brilla per originalità. Quasi da culto la scena nella quale scoppia una sorta di colpo di fulmine tra i due mentre lui sta tentando di rubarle l'auto. Da malati mentali il…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (5) vedi tutti
Gran bel film di Ivan Passer con ottime interpretazioni di George Segal, Karen Black e Paula Prentiss. Si vede in un piccolo ruolo di poliziotto antidroga Robert De Niro.
leggi la recensione completa di claudio1959Film un po' sconosciuto ma non del tutto riuscito !
leggi la recensione completa di chribio1Uno dei rari film americani sulla droga degli anni 70'.Peccato che il tema sia trattato troppo in modo sarcastico.Si lascia vedere anche se in modo discontinuo.La versione proposta in dvd e' quella integrale e non quella tagliata di circa 15'.
commento di ezioFlm asciutto e forte, forse non abbastanxza forte per il tema che tratta (mi unisco al consueto lamento per l'idiozia dei distributori italiani - di un tempo? - nel titolare i film stranieri).
commento di fornarolofil senza pretesa alcuna.due sole cose degne di nota: laprima apparizione di quel fenomenodi De Niro; la seconda, la bellezza di Karen Blanck
commento di emil