Regia di Karel Reisz vedi scheda film
Il titolo farebbe pensare ad un thriller o poliziesco, si tratta invece di un film drammatico, il ritratto di un giocatore con la fissa delle scommesse sportive, un uomo destinato ad essere un perdente, destinato al baratro, che deve ricorrere al prestito per autofinanziarsi, con tutti i rischi del caso, che avverte la pulsione di reinvestire in nuove puntate i guadagni di sporadiche vincite, piuttosto che accontentarsi di qualche utile, e quindi il bisogno che ha di compensare qualcosa a livello psicologico e non la ricerca di un reale beneficio economico. Asciutto, senza enfasi, senza forzature, con un convincente James Caan.
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