Regia di Ben Young vedi scheda film
Terra fertile per l'horror, l'Australia sforna ancora una volta una vicenda brutale incentrata su una coppia diabolica di manici sessuali, e della sola vittima che riuscì a dividerli rendendoli neutralizzabili. Un film spiazzante per freddezza e crudeltà, forte di una fotografia glaciale che rende ancor più palpabile la tensione e l'adrenalina.
VENEZIA 73 - GIORNATE DEGLI AUTORI
A fine anni '80 nei pressi di una tranquilla cittadina australiana, un numero inquietante di ragazze teenagers sparisce senza dare piu notizie di sè.
La regia ci fornisce tuttavia tutte le spiegazioni che, se in mano delle autorità, avrebbero risparmiato chissà quante vite innocenti.
Una coppia di squilibrati adesso le ragazze sole, le porta a casa e le intenti scelta con dei sonniferi
Le vittime si ritrovano svendite legate ad un letto, e vengono sottoposte a violenza sessuale, torture e mutilazioni fino alla morte.
I corpi sezionali vengono in parte sotterrato, in parte dati in pasto ad un paio di cani da caccia della folle coppia assassina.
L'ultima ragazza rapita riuscirà a ritardare la sua condanna installando dubbi esistenziali sulla donna, sempre piu8propensa a dubitare sulla fedeltà del suo compagno omicida sanguinario.
Hounds of love destabilizzare e spiazza già dal titolo fuorviante e sadico, e ci catapulta nei meandri di una follia senza limiti a cui peraltro ci ha già adeguatamente abituato certo cinema di genere australiano (Wolf Creek e compari su tutti).
Una fotografia gelida ci introduce opportunamente nei luoghi della mattanza.
Ottimi i due protagonisti assassini, per un film che ci riesce a spiazzare anche nel finale consolatorio che sopraggiunge quasi fuori tempo limite.
Una bella ed agghiacciante sorpresa tra le Giornate degli autori.
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