Regia di Claudio De Molinis vedi scheda film
L'incipit della storia rasenta il plagio di quello di The rocky horror picture show, anche se poi la situazione precipiterà in fretta, rovinando nel cattivo gusto della battutaccia e della scenetta a due facce: il sesso e le funzioni corporali. Montagnani è bravo, per carità: ma con Tim Curry c'entra poco, soprattutto se costretto (pare fosse così) ad accettare ruoli infimi qualitativamente quanto questo; già maggiormente comprensibile la posizione dell'altrettanto valido (e altrettanto sfortunato nella vita) Crocitti, la cui carriera fino a quel punto era stata caratterizzata da particine di poco rilievo e, dopo la partecipazione al Borghese piccolo piccolo di Monicelli (1977), pareva finalmente consegnarlo a ruoli di primo piano come in questo caso. Ma De Molinis (pseudonimo per Claudio Giorgi) è regista di dubbie capacità e lo sceneggiatore Giovanni Simonelli (figlio dell'artigiano della commedia Giorgio), parimenti, non è nome granchè affidabile. A chiudere il cerchio del film, poichè all'epoca era un dettaglio fondamentale, viene inserito l'elemento erotico con una serie di scene gratuite di nudo la cui protagonista principale è l'esperta Lilli Carati, ma per la gioia dello spettatore maschietto vengono esibite anche le devastantemente maggiorate grazie di Alejandra Grepi (nel cast sono presenti alcuni elementi spagnoli poichè si tratta di una produzione a metà fra Italia e Spagna: forse una nazione sola era poca per assumersi completamente le colpe del misfatto). Una nota (il termine più azzeccato) positivo viene dalla musica: la colonna sonora è opera di Piero Umiliani, che spesso accettava lavoretti di discutibile fattura e ciononostante non rinunciava a produrre un commento sonoro di qualità. 2/10.
Coppia di sposini rifugia per la notte in un ostello sperduto; il fantasma del barone, che era una volta il padrone di casa, interviene per allontanare in ogni modo il marito ed abusare ripetutamente della moglie, con grande gioia di lei.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta