Regia di Raúl Arévalo vedi scheda film
Lui in galera, unico colpevole a pagare per tutti; lei lo aspetta a casa, ma vorrebbe liberarsene; un terzo spunta per caso tentando di sedurla: dietro tutto ciò i postumi drammatici di una rapina ad una gioielleria finita nel sangue. Dirige il thriller riuscito e tesissimo il bravo attore almodovariamo Arévalo.
VENEZIA 73 - ORIZZONTI
Ottimo concitato, tesissimo esordio alla regia da parte del bravo attore che pure noi in Italia ormai conosciamo grazie ad Almodovar (era uno stewart de Gli amanti passeggeri) e a La isla minima, Raul Arevalo.
Due uomini e una donna: un triangolo amoroso-sessuale che intreccia il trio assieme agli effetti sanguinosi d una rapna ad una gioielleria. In seguito a quest'ultima viene incarcerato il solo membro della banda addetto alla guida dell'auto, che, arrestato, sconta otto anni di carcere, pur essendo l'unico non responsabile della mrte di una commessa.
Un uomo di estrazione borghese, diviene l'abituale frequentatore del bar del quartiere popolare ove lavora Ana, la donna del detenuto Curro. I due si conoscono, si frequentano, la donna tenta di circuirlo ed attrarlo a sè, nonostante abbia avuto un figlio dal suo compagno, concepito in occasione delle sue visite in cella.
E l'uomo, taciturno e racoroso, ma che finalmente rivela (dunque svela anche al pubblico) il suo intento, si porta al proprio paesello la donna, inscenando nei confronti del compagno, nel frattempo uscito di galera, un rapimento che a tutti gli effetti è una libera scelta della donna, desiderosa di cambiar vita e non più disposta a sopportare la presenza ingombrante del proprio irascibile uomo.
Curro dovrà aiutare il nostro uomo a trovare uno per uno i responsabili della rapina, colpevoli di aver picchiato a morte la sua promessa sposa, come testimoniato dalle immagini devastanti della telecamera del negozio: immagini che l'uomo non potrà più togliersi di dosso per tutta la vita, ed in grado di trasformare in belva un tranquillo borghese altrimenti timido e pacifico.
Teso, tesissimo, concitato e tutto il corsa, il thriller pulp di Arévalo funziona come un congegno ad orologeria svizzero, e si fa forte di tre interpreti (Callejo, de la Torre e Alicia Rubio) di grande presa scenica.
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