Trama
Madrid, agosto 2007. Curro entra in carcere per aver partecipato a una rapina in una gioielleria. Otto anni dopo, torna libero con il desiderio di iniziare una nuova vita con la sua famiglia ma va incontro a una situazione inaspettata e a José, uno sconosciuto con il quale intraprenderà un viaggio strano all'insegna dei fantasmi del passato prima di scivolare nell'abisso della vendetta.
Approfondimento
LA VENDETTA DI UN UOMO TRANQUILLO: LA NATURA VIOLENTA DEGLI ESSERI UMANI
Diretto da Raúl Arévalo e sceneggiato dallo stesso con David Pulido, La vendetta di un uomo tranquillo racconta la storia di Curro, l'unico uomo che a Madrid nell'agosto del 2007 viene arrestato per la rapina in una gioielleria, rimanendo in carcere per otto anni e lasciando sola la fidanzata Ana e il figlio da lei avuto. José, invece, è un uomo solitario e riservato che sembra non adattarsi mai a nessun luogo. Una mattina, José va a prendere un caffè al bar dove lavorano Ana e suo fratello. Quel giorno di inverno la sua vita si intreccia con quella degli altri due, in particolar modo con quella di Ana, che intravede in lui una valvola di sfogo per la sua dolorosa esistenza.
Dopo aver scontato la sua pena, Curro esce di prigione e spera di iniziare da capo con Ana ma si rende presto conto che le cose sono molto cambiate. Trovando a casa la donna in preda alla confusione e un uomo che distrugge tutte le sue aspettative, non ha ancora idea di quanto Jose modificherà i suoi propositi, costringendolo a confrontarsi con i fantasmi del suo passato. I due uomini si imbarcheranno insieme in uno strano e frenetico viaggio di tre giorni, che li porterà a vivere fianco a fianco, a capirsi e ad affondare nell'abisso della vendetta.
Con la direzione della fotografia di Arnau Valls Colomer, le scenografie di Antón Laguna, i costumi di Cristina Rodríguez e Alberto Valcárcel, e le musiche di Vanessa Garde e Lucio Godoy, La vendetta di un uomo tranquillo è una storia sulla violenta natura degli esseri umani e sull'illusione della redenzione, come tende a sottolineare Arévalo, attore passato dietro la macchina da presa: "Anche se la mia carriera si è concentrata fino a questo momento sulla recitazione, ho sempre sognato di dirigere un film. Negli anni, ogni film a cui ho preso parte è stato come una lezione di regia. Con La vendetta di un uomo tranquillo esaudisco finalmente il mio desiderio. Si tratta di un thriller drammatico che proviene direttamente dalle viscere: l'odio, l'amarezza, la rabbia manifesta e quella repressa, sono temi che mi hanno da sempre interessato e che ho voluto rappresentare con la maggior dose di realismo possibile. Ovviamente li affronto con il mio punto di vista, ruvido come la vita stessa sa essere. E per affrontarli ho avuto bisogno di una trama strutturata, piena di intrighi, tanto reale quanto credibile. Credo che il cinema debba avere un'identità e per tale ragione ho ambientato la vicenda in luoghi a me estremamente familiari, in luoghi in cui sono cresciuto e ho vissuto da bambino: quartieri di periferia, piccoli centri nella Castiglia, bar con pavimenti ricoperti di segatura, alberghi di passaggio... tutti luoghi con un'estetica e un'atmosfera facilmente riconoscibili che rafforzano sia la storia sia i personaggi. Del resto, si deve raccontare quello che si sa e per farlo si deve scavare dentro noi per portare sullo schermo una vicenda universale sulla vendetta e sulla redenzione".
Il cast
La vendetta di un uomo tranquillo segna il debutto di Raúl Arévalo alla regia. Dopo aver studiato alla Cristina Rota School, Arévalo ha debuttato come attore nella serie televisiva spagnola Compañeros prima di avere un ruolo da coprotagonista nel 2006 in AzuloScuroCasiNegro di Daniel Sánchez Arévalo, con cui… Vedi tutto
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Commenti (11) vedi tutti
Film interessante anche se manifesta i medesimi difetti dei film italiani. 6,5
commento di BradyNon lo classificherei come thriller, nei thriller si scopre tutto nel finale, qui e' tutto ben chiaro fin dal principio. si aspetta solo di vedere i vari momenti della "vendetta". voto 6
commento di filmistaFilm che va a momenti : a volte pare più accattivante mentre altre volte fa annoiare quindi un po' altalenante lo è.Interpreti in gamba.voto.4.
commento di chribio1Buone intenzioni, ma svolgimento poco convincente. Immancabile colpo di scena quasi-finale, ma l'incedere della storia procede tra continue incongruenze, tra cui l'ultima: uomo avvisato, non salvato. Mah!
commento di OssMah, non mi ha detto un granché. Voto 6
commento di corradopfilm interessante.. il ritmo è lento ma la tensione rimane alta per tutto il tempo.. ottima regia e buona interpretazione.. voto 7
commento di nicelady55Un film che ha la sua lentezza e la sua violenza (giustificabile),a chi piace questo genere di thriller....direi imperdibile.
commento di ezioBuon thriller
leggi la recensione completa di Furetto60Vicenda architettata per colpire ma in fin dei conti banale e piuttosto irreale. Anche i personaggi e le relazioni tra loro sono solo pedine sterili mosse da mani maldestre. Sovrastimato.
commento di Utente rimosso (Cantagallo)Un bellissimo thriller, molto teso, avvincente e coinvolgente, raccontato con grande e lucida durezza, nonché un magnifico film d’azione, ennesima dimostrazione dello stato di grazia del cinema spagnolo di questi anni, che sa muoversi fra i generi senza temere la concorrenza del cinema americano.
leggi la recensione completa di laulillaLui in galera, unico colpevole a pagare per tutti; lei lo aspetta a casa, ma vorrebbe liberarsene; un terzo spunta per caso tentando di sedurla: dietro tutto ciò i postumi drammatici di una rapina ad una gioielleria finita nel sangue. Dirige il thriller riuscito e tesissimo il bravo attore almodovariamo Arévalo.
leggi la recensione completa di alan smithee