Regia di Baran bo Odar vedi scheda film
Nel corso di un intervista apparsa all'interno di una nota pubblicazione a lui dedicata(1) Michael Mann chiamato a spiegare il suo rapporto con il sistema hollywoodiano risponde in una maniera che indirettamente ci offre una chiave di lettura che si attaglia all'analisi di un film come "Sleepless - Il giustiziere" diretto dal regista svizzero Baran bo Odar. Mann nel corso dell'intervista afferma di guardare ai suoi lungometraggi come al frutto di un punto di vista personale sulle cose e sugli uomini e che la commerciabilità di alcuni dei suoi titoli è sempre stata una conseguenza e non il fine del suo lavoro. Ad autorizzare l'accostamento tra i due autori è il fatto che nella sua forma di action thriller a tinte fosche "Sleepless" si colloca all'interno di un genere di cui Mann è stato eminente regista e anche produttore. Oltre a questo ad avvalorare il paragone tra i registi è la presenza nel film di Odar di alcuni dei topos più utilizzati dal cineasta americano che coincidono con la scelta di ambientare la vicenda nell'arco notturno (come accadeva in "Collateral") e ancora nelle peculiarità delle scene d'azione (pensiamo alla sparatoria metropolitana con cui si apre il film) realizzate con metodologia che per potenza di fuoco e ingaggio del nemico appaiono più simili a uno scontro militare ("Heat - La Sfida") che a un duello tra bande rivali. E qui entrano in gioco le parole di Mann, in quanto nel confronto tra i due stili di regia quello di "Sleepless" risulta esattamente l'opposto di ciò che intendeva l'autore di "Black Hat" in ragione della neutralità con la quale Odar si approccia alla materia del suo film.
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