Regia di Adam Wingard vedi scheda film
Anche a questo giro la strega di Blair non si fa vedere. In compenso si vedono sempre le medesime cose che alla lunga stancano.
Il solito gruppo di ragazzotti convinti e spocchiosi parte con telecamera alla mano e fa una brutta fine in una notte buia e tempestosa passata nella foresta. Titoli di coda. Ecco la sintesi di questo trito horror, vissuto attraverso l'occhio della telecamera, che punta sul vedo non vedo, sugli ansimi, sui rumori vicini e lontani, come questo filone di film ormai ci ha abituato negli anni ad assistere. Ma questo schema può funzionare al cinema (e nemmeno sempre), mentre sul televisore di casa la costruzione scenica funziona molto meno e tutti i difetti passano in primo piano, primo tra tutti la mancanza di una trama almeno interessante. L'unico vero brivido si prova nella scena della "talpa" umana, emozionalmente ben riuscita. Il resto è fuffa, vista e rivista, usa e getta. Popcorn.
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