Regia di Ettore Scola vedi scheda film
La "coppia vincente" per eccellenza del cinema italiano è stata quella formata da Sofia Loren e Marcello Mastroianni: insieme hanno interpretato 11 film, a partire da "Peccato che sia una canaglia" (1954) di Blasetti fino a "Pret a porter" (1994) di Robert Altman. Il più bello di tutti, però, rimane "Una giornata particolare" di Ettore Scola, dove i due attori riescono a trovare dei ruoli molto distanti da quelli interpretati abitualmente, e ad arricchirli di sfumature psicologiche e comportamentali che ne fanno due interpretazioni di memorabile spessore. Il film ci racconta l'incontro fra Antonietta, una casalinga madre di sei figli simpatizzante del regime fascista, e Gabriele, un vicino di casa dissidente e omosessuale destinato al confino, proprio nella "giornata particolare" in cui avvenne l'incontro a Roma fra Benito Mussolini e Adolf Hitler. La sceneggiatura di Scola, Ruggero Maccari e Maurizio Costanzo rievoca un triste periodo della storia nazionale attraverso due figure insolite: un emarginato gentile e amante della letteratura e una donna fragile e in fondo disperata, succube di una mentalità retrograda e maschilista che aveva poco rispetto per le donne e per chi non si conformava ad una chiassosa maggioranza. Si tratta di un dramma giocato sulle mezze tinte e il "sottovoce", all'insegna di un intimismo elegiaco che riesce a rievocare lo squallore fascista in maniera altrettanto penetrante rispetto alla deformazione grottesca dell'Amarcord felliniano, uscito pochi anni prima. Una riflessione lucida e appassionata sul fascismo ordinario e l'intiolleranza verso il "diverso", nonchè uno studio di personaggi filmato con uno stile perfettamente classico (e il rispetto delle unità di tempo e luogo ne accresce l'efficacia, lungi da qualsiasi "teatro filmato"). Un grande esempio di cinema morale, forse il capolavoro di Scola.
voto 9/10
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