Regia di Alex Garland vedi scheda film
Il secondo lungometraggio di Garland potrebbe essere definito come l'ambiguo e sinistro compromesso commerciale tra Blade Runner e Under the Skin; il furbo e turpe incontro autoriale tra Stalker e Beyond the Black Rainbow.
Insomma, Annihilation è un film intelligentemente al passo con le esigenze spettatoriali, nonché, di conseguenza, un'opera vittoriosamente moderna.
Il lavoro del regista di Ex Machina è, in un certo senso, l'unica evoluzione possibile oggi, dopo l'ultimo film di Glazer, per ciò che concerne l'equilibrio odierno tra commercialità e autorialità filmiche.
Questo sì che significa ascoltare il Cinema. Far sì che si evolva nella maniera più equilibrata possibile.
E, forse, non ci possono essere altri mo(n)di.
Annientamento (2018): Gina Rodriguez, Tessa Thompson, Natalie Portman, Tuva Novotny, Jennifer Jason Leigh
Annihilation è un film prismatico, ammaliante ed ipnotico.
Insomma, un film, sinceramente, bellissimo.
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Voto: 7,5/10
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La dicotomia Blade Runner / Under the Skin la intendo commerciale (due film a loro modo seminali, con due obbiettivi d'incasso differenti, a prescindere dall'insuccesso totale del secondo), quella fra Stalker e Beyond the Black Rainbow autoriale: s'è così mi trova d'accordo (il film di Cosmatos è stato "pompato" - contestualizzando il tutto - un po' troppo, pur rimanendo un buon film).
Purtroppo la SF hard e/o quella speculativa al cinema si vede ben poco: o si getta sull'iperrealismo (l'ottimo Gravity), o si affida alla "normalizzazione" di una speculazione più vasta (il buon lavoro di Heisserer e Villeneuve sul gioiello di Chiang) o sfrutta una corrente di moda, qual è il New Weird di VanderMeer & soci: tutti buoni risultati, nessun capolavoro (forse Gravity, ma solo in parte).
L'unico è il Nolan di Inception/Interstellar, col suo "troppo, ma bello"...
Confidiamo nell'opera terza di Shane Carruth... Ovunque sia, essa, nel tempo...
E infatti "le intendi" correttamente, Matteo.
Qual è il lavoro di Heisserer?
Shane Carruth è come se fosse un monolite nero...
Ho la sensazione che il prossimo film di Garland sarà il più, ahimè, palesemente commerciale, nonché "Oscarizzante". Mi ricorda un po' lo stesso percorso compiuto da Steve McQueen...
Spero vivamente di sbagliarmi.
Il lavoro di Heisserer _e_ Villeneuve, da Chiang: Arrival :-)
Tu pensa che considero Widows il miglior McQueen, assieme a 12 Years a Slave...
Su Devs non ho abbastanza elementi nemmeno per farmi un'idea iniziale (Nick Offerman e Alison Pill sono cmq. punti a favore).
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