Regia di Alex Garland vedi scheda film
Annientamento – La Recessione.
Avete letto il libro di Jeff VanderMeer e siete rimasti colpiti dall'atmosfera misteriosa, vi ha rapiti leggere di queste donne che piano piano scivolano nella paranoia in un mondo in continua mutazione? Bene, scordatevi tutto, perché a dare un nuovo punto di vista ci pensa il regista Alex Garland. Lo conosciamo già come sceneggiatore di 28 Giorni Dopo, autore di The Beach (e sceneggiatore del film), e dietro alla macchina da presa ci aveva già stupiti con Ex Machina. Il suo nome associato alla produzione poteva solo farci ben sperare. Il film si apre mostrandoci Natalie Portman al centro di un interrogatorio. L'inserimento di svariati flashback ci mostra in maniera volutamente frammentaria che è la moglie di Oscar Isaac, un soldato che per un anno è scomparso durante una missione per poi rincasare in circostanze misteriose. Dov'è stato? Che cosa ha fatto? Lo spettatore medio conosce già la risposta; essendo che si tratta dell'interprete di Poe Dameron in Guerre Stellari e visto che ci troviamo in un film di fantascienza, si sarà unito alla Ribellione - senza considerare il fatto che la sua signora assomigli molto alla madre di un certo lord stellare dal respiro pesante. Ma lasciamo da parte i deliri di Guerre Stellari, per i primi quindici minuti si fa un po' fatica a inquadrare i personaggi, ma soprattutto viene da chiedersi una cosa: "Ma il libro non parlava di un gruppo di scienziate alle prese con una missione in una specie di dimensione parallela? Che ce ne sbatte del marito sfigato della Portman?" Come risposta ci vengono presentate finalmente le compagne di viaggio della protagonista, le quattro scienziate guidate dalla misteriosa dottoressa Ventress che entreranno ad esplorare l'Area X, luogo di morte e di stranezze. Le qcinque scienziate vagano per almeno trenta lunghissimi minuti durante i quali il regista sfrutta i dialoghi per caratterizzare i personaggi, nella speranza di creare nello spettatore un minimo di empatia nei loro confronti. Il regista tenta invano di mostarle mentre lentamente sprofondano nella pazzia, forse per dare un'impronta a "La Cosa - The Thing", dove i personaggi perdono la fiducia nei propri compagni fino a sfociare nella paranoia. Il risultato qui è che sembra di vedere quattro signore che litigano per aggiudicarsi l'ultimo paio di scarpe di marca. Grazie a dio, l'Area X non è solo un sussegguirsi di boschetti e donne che si lamentano; grazie a piante dalla genetica sballata e a un bel gruppo di simpatiche creature assassine mutate geneticamente che masticano le signore, ci scuotiamo un po' dal torpore. L'orso mostruoso dal richiamo femminile riesce persino a inquietarci un pochino mentre si mangia le compagne della Portman. Ma ci vogliono comunque circa 100 minuti per arrivare all'epilogo che non stupisce, regalandoci una spiegazione raffazzonata degna di una serie TV di bassa produzione su cosa sia l'Area X e come si sia formata. In conclusione, Annientamento è già in testa per la candidatura al film più inutile dell'anno. Non segue la trama del libro, ma questo potrebbe non essere un problema se quello che ci viene proposto non fosse una noiosa passeggiata di quattro culonacce in una dimensione parallela che non riesce a darci emozioni. Fallisce completamente nell'intento di farci provare empatia per le vicissitudini dei personaggi e interesse per risvolti psicologici e le conseguenze che subiscono. In pratica, un altro film confezionato per essere presto dimenticato.
per insulti anche non costruttivi.
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