Regia di Jim Sheridan vedi scheda film
Gerry (Daniel Day-Lewis) è un semplice ladruncolo che vive di espedienti per racimolare qualche soldo. Quando viene spedito a Londra dal padre Giuseppe (Pete Postlethwaite), che vuole tenerlo lontano dai guai, succederà l’irreparabile: il ragazzo viene accusato di essere un attentatore dell’Ira, e sbattuto in carcere insieme a Giuseppe e ad altri innocenti per un crimine che non ha commesso.
Tratto da una storia vera, Nel nome del padre parla senza retorica e con un ritmo coinvolgente di violenza, di malagiustizia, dei più deboli che rischiano in ogni momento di rimanere schiacciati da un sistema che non li tutela. Ma è anche una commuovente storia di un rapporto tra padre e figlio: Gerry non sopporta suo padre che considera un perdente, a sua volta Giuseppe vorrebbe un figlio diverso; solo in carcere i due riusciranno a riscoprire il profondo affetto che li lega e a farsi forza per andare avanti. E solo attraverso il dolore esasperato di lunghi anni di prigionia Gerry riuscirà a trovare la propria identità. Eccezionale l’interpretazione di Daniel Day-Lewis, vero trascinatore del film. Da segnalare anche la bravissima Emma Thompson nei panni dell’avvocatessa che aiuterà Gerry e gli altri innocenti a uscire dal carcere.
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