Regia di Wolfgang Petersen vedi scheda film
Un ex agente della scorta di Kennedy, ora nell’orbita del Presidente in carica, entra nel mirino di uno squilibrato, che lo sfida, pedinandolo e provando a creare un gioco perverso: tra amicizia potenziale (le loro realtà solitarie si assomigliano) e rivalità reale (lottano per obiettivi opposti), arriveranno al momento della verità, convogliando verso un incontro-scontro dai toni epici…
Non un thriller come tanti. “Nel centro del mirino” è uno splendido crescendo che volge verso un finale adrenalinico ed efficace. Tutto funziona: dalla trama, ben congegnata, alla prova degli attori, con René Russo, ma soprattutto John Malkovich che dimostrano un perfetto physique du role. La regia di Petersen, coadiuvata da un bel montaggio, ma soprattutto da un uso delle musiche fondamentale, che a tratti ricorda passaggi alla Bernard Hermann, viaggia spedita per tutta la pellicola, non scricchiolando mai. Nonostante esistano numerose imperfezioni, come la prevedibilità di alcuni risvolti (l’imminente morte di Al o l’atto finale durante lo sparo al Presidente), si tratta di eccezioni che non inficiano un film che funziona e che tiene lungamente col fiato sospeso grazie ai ritmi perfetti ed ai momenti di dialogo intensi e credibili. Commovente Eastwood, capace di sostenere un personaggio molto complesso: una palestra importante per il prosieguo della sua carriera di attore.
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