Regia di Roberto Rossellini vedi scheda film
Viaggio in Italia, il film più intimistico e profondamente autoriale di un grande regista da rivalutare assolutamente.
Una coppia di inglesi Ingrid Bergman e George Sanders giunge in Italia dopo la morte di uno zio che ha lasciato loro una villa sul golfo di Napoli, sono in crisi, un rapporto sentimentale ai minimi termini, sono stranieri in una terra che non conoscono il sud Italia ed hanno un approccio diverso alla popolazione ed alla cultura del nostro paese. Sono alla rottura, però si ritroveranno miracolosamente, durante una processione a Maiori, stretti in un salvifico abbraccio appassionato. Come detto prima i rapporti tra i due coniugi non sono buoni. Alex immerso nel suo lavoro, Cathy invece si sente ferita e trascurata dal marito. La donna vive il viaggio in Italia in modo romantico e culturale, desiderosa di visitare i luoghi ed apprezzare le usanze. I due sembrano ormai come due sconosciuti, senza più nulla da dirsi, due estranei alla deriva, si sentono solo ed indifferenti nei confronti di tutto e tutti. Un pensiero opprime Cathy, un figlio desiderato, ma mai arrivato, questa cosa viene vissuta come la causa principale del fallimento del matrimonio. Viaggio in Italia ha uno stile moderno, i rumori di fondo accompagnano la visione del film, echeggiano i canti e le litanie napoletane, la donna osserva anche che molte donne che passeggiano o sono incinte, o accompagnano una carrozzina, simbolo di fertilità femminile. Nel cast, oltre ai protagonisti assoluti della storia, Ingrid Bergman e George Sanders, già nominati, figurano Anna Proclemer, Paul Müller, Lyla Rocco e Maria Mauban.Un film che non ebbe successo, ignorato dal pubblico e non valutato bene dai critici, rivisto oggi è un bellissimo film, con lo stile indiscusso di Roberto Rossellini, che descrive il matrimonio in modo realistico, descrive la crisi della coppia in modo raffinato e veritiero. D’altronde l’amore non ha età, quello di ieri sarà come quello di oggi e quello di domani. Visto in copia restaurata della Flamingo video, un film che appartiene al cinema più intimistico di Rossellini e mi piace pensare e credere che abbia ispirato un altro grande regista italiano, Michelangelo Antonioni.
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