Regia di Mario Camerini vedi scheda film
E' un film riuscito in parte. Alcuni episodi sono molto buoni, come quello della maga Circe, e soprattutto quello di Polifemo. Buono anche l'episodio delle sirene. Le parti più deboli sono quelle dialogate a due. La regia in quei passi è spenta e i dialoghi sono sì pomposi e in stile epico, ma anche senza mordente e vera sostanza. Insomma, le parti del film dedicate all'azione e all'avventura sono molto migliori di quelle drammatiche e dialogate.
Maghella mi ha fatto una soffiata che chiarisce in buona parte questa situazione. L'episodio di Polifemo, che definirei molto riuscito, è stato diretto - senza essere accreditato - dal tuttofare del set Mario Bava, che veleggiava nelle retrovie ma qualcuno già iniziava a notare. Infatti in quello ed altri passi lo stile cambia visibilmente e si ha proprio la sensazione di un'altra mano dietro la macchina da presa. La scheda di Film TVi, poi, dice che il veterano Mario Camerini diresse dalla barella, a causa della gotta di cui soffriva. La sua regia, come il suo corpo, è stanca e stiracchiata, e sta attenta solo alla magniloquenza della messa in scena. Non basta questa per fare buon cinema.
Alla sceneggiatura, infine, lavorò un intero plotone di scrittori, tra cui il famoso sceneggiatore americano Ben Hecht. E si sa che troppi cuochi rovinano la minestra. I dialoghi, come dicevo, sono molto forbiti e in stile omerico, ma le buone e sagaci battute sono qualcos'altro.
Kirk Douglas si impegna e forse rende bene il personaggio dell'Ulisse letterario: abilissimo in tutto, intelligente, coraggioso, ma anche troppo curioso e imprudente. La Mangano se la cava, soprattutto come Circe.
Se l'avesse diretto tutto Mario Bava, con un solo sceneggiatore, anche con meno quattrini, ne sarebbe uscito un gran film epico.
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