Regia di Sam Peckinpah vedi scheda film
E' un Pekinpah insolitamente tranquillo, che insolitamente mi piace. Il regista non ha neppure (o quasi) il suo abituale dente avvelenato. Il personaggio principale è abbastanza simpatico, che stranamente per Pekinpah sa essere anche buono all'occorrenza. E poi, in generale, nel film non c'è traccia di violenza.
Nel film c'è anche una curiosa forma di fede cristiana, nello stile in cui forse era quella di Pekinpah: schegge bibliche impazzite, una misteriosa Provvidenza, stoccate ai puritani americani e a certi "predicatori", ma anche un'idea religiosa sul protagonista e la sua vita, per quanto rude e rozza. Cable Hogue è un po' il simbolo del mondo del vecchio West al tramonto, anche perché non riesce ad adeguarsi al progresso e ai nuovi stili di vita, rappresentati dalle automobili. E' evidente la simpatia e la solidarietà del regista per il suo personaggio.
Per il resto, il film è scorrevole e costante, senza momenti forti ma anche senza punti morti. Non fa mai stringere lo stomaco (come molti altri del regista) ed è anzi abbastanza gradevole. Discrete le musiche.
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