Regia di François Truffaut vedi scheda film
" L'immagine che tanto lo affascinò, quella finale verso cui correva Fahrenheit 451, mostra uomini-libro come uomini-film, persone che attraversano foreste recitando scritture e riportando racconti " ( Enrico Ghezzi )
Nel finale del film c'è tutto l'approccio del regista ai libri e al cinema dove si esalta la cultura libera e selvaggia è l'importante è leggere senza censure e metodi. La terra degli uomini-libro è un isola felice in un mondo dominato dalla televisione che rende passive le persone fingendo una interattività che nasconde la sua vera natura di alienazione e finta socializzazione. I rapporti familiari e sentimentali non possono che diventare mediocri quando il tempo si ammazza e tra una pillola e l'altra ci si comporta come degli automi senz'anima. Un mondo senza libri è un mondo neutro e piatto un incubo per il regista sentimentale e passionale come pochi. Un mondo dove le mogli non sanno nulla dei loro mariti e i pompieri provocano gli incendi invece di spegnerli. Per Truffaut sarà l'unica escursione fuori dal suo cinema, esempio isolato di un ragionare su una società futuribile ma non auspicabile dalla quale fuggire come il pompiere convertito alle letture notturne. Un film da vedere e rivedere per capire a che punto siamo arrivati e per decidere se è arrivato il momento di cominciare a imparare a memoria il proprio libro preferito per continuare ad essere uomini liberi.
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