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Fahrenheit 451

Regia di François Truffaut vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Fahrenheit 451

di hallorann
8 stelle

“Ora i libri non li bruciano più, solo non li leggiamo più”, così dice Ray Bradbury l’autore di FAHRENHEIT 451 che nel 1953 scrisse il profetico e fantascientifico romanzo ambientato in un futuro, ipotetico regime in cui in una società controllata e lobotomizzata leggere libri è proibito perché inducono gli uomini a pensare e ad essere infelici secondo il capitano dei vigili del fuoco non più addetti a spegnere il fuoco, ma a bruciare appunto i libri, la cultura. Del famoso romanzo F.Truffaut girò una versione cinematografica suggestiva e un po’ riduttiva della versione letteraria, nella pellicola girata negli studi Pinewood di Londra vediamo in azione Montag, un solerte e inappuntabile vigile del fuoco entrare nelle case e con i colleghi rovistare e buttare su una graticola i libri e poi prepararsi con un lanciafiamme al conseguente rogo. Rientrato nella sua asettica villetta viene accolto freddamente da Linda, la moglie teledipendente e impasticcata e insieme conducono un apparente menage familiare. Montag, in attesa di promozione, viene agganciato da Clarisse, un’insegnante sua vicina di casa che incontro dopo incontro inizia a minarli certezze e verità acquisite. Egli comincerà a leggere di nascosto, a ribellarsi al sistema, definirà zombie la moglie e le sue amiche sempre incollate alla TV e infine denunciato dalla consorte, durante la perquisizione della sua casa ucciderà il capitano. Datosi alla fuga si unirà a Clarisse nella foresta degli uomini-libro in cui ogni uomo, donna e bambino ha imparato a memoria un libro per non disperdere il sapere. Il romanzo è ispirato all’incendio della Biblioteca di Alessandria, ai roghi dei libri sotto il regime di Hitler e alla censura nella Russia dell’era di Stalin e il titolo alla temperatura che prendono fuoco i libri, il film girato nel ’66 ha un taglio avveniristico nella forma e nella scenografia, fedele ma inferiore al romanzo, con alcune riduzioni e semplificazioni. Il regista francese ha mantenuto la sua cifra autoriale tenendosi distante dal genere fantascientifico (anche per ragioni oggettive), rimanendo però insoddisfatto del risultato finale. Insoddisfazione motivata dall’impiego di star come Oscar Werner, Julie Christie e C. Cusack nei quattro ruoli principali, ottime invece le scelte di Nicholas Roeg, direttore della fotografia e Bernard Herrmann autore della colonna sonora. Ciò che rimane del film e del romanzo (oggi riportato in auge da uno spettacolo teatrale firmato da Luca Ronconi) è l’attualità di alcune sue parti (la rappresentazione di una società massificata, mercificata e televisiva e l’odio per tutti i regimi) e il messaggio universale  contenuto, riassumibile nell’amore eterno per la lettura, i libri e i templi che li contengono, le biblioteche.

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