Regia di Emidio Greco vedi scheda film
Nel 1982, Emidio Greco adattò l’ultimo racconto di Karen Blixen, Ehrengard, una vicenda di seduzioni, messinscene e ribaltamenti. Ehrengard (che torna in sala a vent’anni dalla prima uscita), rimane forse il miglior film di un regista il cui rigore si è spesso tradotto in esangue illustrazione. Il racconto della Blixen illustrava con la consueta cristallina ambiguità dell’autrice, temi vicini a quelli di Kierkegaard (la vita estetica, il seduttore). Greco si richiama alla struttura musicale della forma-sonata, cercando scioltezza nel dipanare i destini dei personaggi. Attirato dall’idea del racconto come palcoscenico alla fine chiude il cerchio con un movimento di macchina indietro che risucchia il protagonista rendendolo parte del quadro, da spettatore che era stato fino allora. Inghiottito nella storia, parlerà agli spettatori per raccontare il proprio destino successivo.
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