Guy Bennet, un inglese che è stato alle dipendenze del Kgb, racconta a una giornalista americana, a Mosca, gli anni della sua giovinezza. Di quando studiava, negli anni Trenta, in una public school; del clima di opportunismo e di ipocrisia che permeava l'ambiente; dell'omosessualità diffusa fra gli studenti; della sua amicizia con Tommy, poi morto durante la guerra civile in Spagna; del suo tradimento...
Dalla Trama non sembrava malaccio ma poi nella visione risulta noioso ed abbastanza melenso anche se almeno dalla parte della Fotografia si puo' salvare leggermente qualcosa.voto.4.
Buona ricostruzione dell'ambiente collegiale opprimente, con le sue regole convenzionali, le discriminazioni, i contrasti arrivisti. Il passo registico è fluido e convincente, gli attori ottimi e assolutamente credibili. 7 1/2
Film ispirato alla pièce teatrale di Julian Mitchell, ispirata a sua volta alla vita di Guy Burgess, spia britannica al servizio dell'Unione Sovietica, che racconta e mostra con uno stile efficace e mai volgare, gli scheletri nell'armadio di un collegio inglese durante gli anni trenta. Il protagonista in questo caso viene chiamato Guy Bennett ed è un ragazzo omosessuale che non ha… leggi tutto
Non emerge l’annunciato lato spionistico e il finale è brusco, ma la descrizione di certi ambienti collegiali inglesi degli anni '30 è sobria, espressiva e pare ragionevolmente realistica, mentre l'anti-autoritarismo sornione portato avanti da Guy Bennett (Rupert Everett) non può che strappare consensi. leggi tutto
A Mosca, un anziano ormai piuttosto malmesso (Everett) racconta a una giornalista americana come sia diventato una spia del KGB, facendo decollare la propria testimonianza dagli anni in cui visse in un college inglese. Qui, tra tentazioni dandy, omosessualità, rigide regole di ruolo e di studio, si trovò a contatto con delatori e personaggi ultraconformisti. Il regista inglese ma… leggi tutto
A Mosca, un anziano ormai piuttosto malmesso (Everett) racconta a una giornalista americana come sia diventato una spia del KGB, facendo decollare la propria testimonianza dagli anni in cui visse in un college inglese. Qui, tra tentazioni dandy, omosessualità, rigide regole di ruolo e di studio, si trovò a contatto con delatori e personaggi ultraconformisti. Il regista inglese ma…
Mi sarei aspettata di trovare una taglist su questo tema, ma vedo che non è così. E allora, visto che casualmente nei giorni scorsi ho visto alcuni film che calzano a pennello, ho pensato di creare una…
Come qualmente un sistema educativo basato sulla repressione (anche sessuale) e sull'ipocrisia può ottenere risultati opposti a quelli attesi, ovverosia creare dei buoni sudditi di Sua Maestà Britannica. Così che il giovane Guy Bennett (che adombra il vero Guy Burgess), rampollo omosessuale e ribelle dell'alta borghesia inglese, da adulto diventa una spia dei Sovietici.…
Film ispirato alla pièce teatrale di Julian Mitchell, ispirata a sua volta alla vita di Guy Burgess, spia britannica al servizio dell'Unione Sovietica, che racconta e mostra con uno stile efficace e mai volgare, gli scheletri nell'armadio di un collegio inglese durante gli anni trenta. Il protagonista in questo caso viene chiamato Guy Bennett ed è un ragazzo omosessuale che non ha…
La scelta del protagonista è l'esilio da una società in cui il codice comportamentale, anziché limitarsi a regolamentare i rapporti interpersonali, pretende di determinare i profondi risvolti della vita interiore, applicando anche a queste criteri di legittimità superficiali e perentori. Il divieto che confonde il "non fare" col "non essere" è il precetto…
Uno stile di vita che è la prova generale della vita; in fondo è questo il messaggio; gli esclusi lo saranno per sempre, chi si ribella è perduto, le regole devono essere accettate, e se non lo facciamo la nostra vita sarà incrinata per sempre. La gioventù e l'adolescenza in particolare, non è una scusante di errori. Questi sono i temi tremendi che avvolgono il film e che in fondo…
un film duro, onesto e spietato, forte ed umano nella meschina e pessima rappresentazione di umanità per nulla cambiata nel tempo.. la mia umanità si rifà infatti al protagonista..un Rupert everett difficile da dimenticare e particolarmente affascinante!
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Commenti (2) vedi tutti
Dalla Trama non sembrava malaccio ma poi nella visione risulta noioso ed abbastanza melenso anche se almeno dalla parte della Fotografia si puo' salvare leggermente qualcosa.voto.4.
commento di chribio1Buona ricostruzione dell'ambiente collegiale opprimente, con le sue regole convenzionali, le discriminazioni, i contrasti arrivisti. Il passo registico è fluido e convincente, gli attori ottimi e assolutamente credibili. 7 1/2
commento di kotrab