Regia di George Roy Hill vedi scheda film
Simpaticissimo ed originale western hollywoodiano contaminato (per fortuna) da atmosfere in puro stile “spaghetti western” e da una buona dose di ironia. Visivamente per questo “Butch Cassidy” gli anni non sembrano esser passati, tanto che difficilmente si può attribuire all’opera la veneranda età di 37 anni. Il merito di ciò è sicuramente da attribuire ad una notevole fotografia (voto: 10) che ricorre a moltissime tonalità comprese gustosissime sequenze in un bellissimo nero di seppia. Ottime le interpretazioni (voto: 8) del duo Newman-Redford che risultano particolarmente naturali e credibili, oltre che simpatici.
Sceneggiatura discreta (voto: 7.5+) che mescola romanticismo (che nella prima parte sconfina troppo nella commedia), ironia, comicità intelligente (Butch e Kid si rendono protagonisti di una lunga serie di macchiette: da citare il primo tentativo di rapina in Bolivia, poi abortito per la loro ignoranza della lingua locale oppure la sequenza in cui accompagnano il loro datore di lavoro nel viaggio di andata che li conduce alla banca) e western all’italiana (il finale, ma anche le sequenze di alcune delle rapine in banca sono una citazione al nostro cinema di genere).
Primo tempo così e così (a parte le sequenze del lungo inseguimento cui sono sottoposti i “nostri”, c’è un po’ pochino), ci si fa poi con gli interessi nella seconda parte dove lo spettatore viene maggiormente coinvolto nella storia. Ottimi ed essenziali i dialoghi.
Ispirata la regia di George Roy Hill (voto: 8.5) che regala varie sequenze memorabili tra le quali sono da citare la sparatoria che vede cadere vittime il gruppo dei rapinatori boliviani e soprattutto “l’epico” finale con fermo immagine che si trasforma in una vecchia fotografia in nero di seppia zoomata dalla mdp. Colonna sonora (voto: 7) piuttosto sdolcinata che annovera il bel pezzo “Raindrops Keep Falllin’ on My Head” di Burt Bacharach, buone le scenografie.
In definitiva, questo “Butch Cassidy” è un film che parte un po’ in sordina, ma che si assesta su ottimi livelli nella seconda parte. Definendolo con due aggettivi lo descriverei come divertente e allo stesso tempo epico, peccato per la prima parte e per qualche lieve calo di ritmo. In ogni caso, agli amanti di un certo tipo di western, quello che io definisco “poetico” e di cui era maestro un certo Sergio Leone, consiglio decisamente di far entrare questa pellicola nella propria videoteca. Voto: 8+
Davvero molto spassosa e poco statica con ricorso a svariate inquadrature da diversi punti di vista. Hill dimostra anche un certo interesse per i particolari con largo utilizzo di belle zoomate che impreziosiscono la visione dell’intero film. Voto: 8.5
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