Regia di Jon Hess vedi scheda film
Co-prodotto e persino scritto da Thomas Ian Griffith, prima del suo "apice" attoriale e non puramente da "marziali sta" come Jan Valek in "Vampires" di John Carpenter, è un discreto poliziesco d'azione tipicamente degli anni novanta- non il migliore decennio per il cinema in generale e in particolare proprio per il cinema di genere-, ma fortunatamente dai numerosi ascendenti e rimasugli, del genere negli anni ottanta.
Si fa apprezzare in particolare per l'ambientazione chicagoana che tanto conferisce in più al cinema e alla TV(e dietro al boss mafioso De Marco/Burt Young, fa capolino persino dalle insegne il ''ritorno" del mitico Green Mill Bar di "Strade violente"[1981], di Michael Mann, uno dei capolavori per eccellenza girati a Chicago), e un cast davvero interessante soprattutto per quanto riguarda i cattivi, avendo delle facce e degli interpreti come Lance Henriksen e Tony Todd, ma in un ruolo buono di anziano musicista trombettista jazz, pure una caratterizzazione di lusso come quella di James Earl Jones.
Le sequenze marziali vere e proprie sono abbastanza ben curate e girate, senza troppe esagerazioni e lungaggini troppo fighettistiche o spettacolarizzanti, ispirandosi più alla fulmineità essenziale e ripresa a figura intera o altezza vita, dei primi titoli seminali con Steven Seagal di pochi anni prima, vuoi anche per la stazza e la notevole presenza scenica da ben 1,96, di Ian Griffith.
Fotografia curata soprattutto nei suoi toni cupi e dai neri profondi nelle sequenze notturne o in condizione di oscurità(e dai colori brillanti delle insegne e dei neon, ovviamente riflessi nelle strade dall'asfalto bagnato, per i non pochi scorci metropolitani chicagoani), anche se avrebbe potuto essere migliore e distinguersi meglio dalla medietà di questo tipo di titoli in quel periodo, buona la presenza della grana di quando ancora i film erano veri film girati in pellicola.
Stinte le parti sentimentali e relazionali del protagonista poliziotto Griffith, e le parti femminili.
Young utilizzato poco e male forse per motivi che non sappiamo neppure, diparte troppo presto e senza neppure sfruttare la sequenza della sua morte nel film, che non si vede
John Nada
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