Regia di Sergio Corbucci vedi scheda film
Il Bestione è uno dei film culto per qualsiasi appassionato di camion. Poche pellicole hanno saputo stuzzicare i palati degli aficionados dei tre assi come questa, resa immortale da un Giancarlo Giannini che comunque rivitalizzerebbe qualsiasi ciofeca di sceneggiatura. Il test iniziale, le abbuffate in trattoria, la consegna delle bolle, carico e scarico, mille peripezie sulla strada: gli ingredienti per fotografare la vita sulla strada, senza romanzarla troppo, ci sono tutti.
Queste atmosfere sono il contorno della trama, che vuole forse analizzare troppi problemi, toccando molte sponde: il contrasto tra la vecchia e la nuova generazione, i vecchi leoni che si sentono minacciati; le contraddizioni sindacali e il contratto di lavoro; le situazioni familiari dei protagonisti; il dramma di chi perde il lavoro e la gioia di chi lo ottiene e può mettere su famiglia; le difficoltà dei dipendenti che diventano padroncini. Insomma, di carne al fuoco ce n'è tanta.
Forse, se questi aspetti fossero stati gestiti meglio, saremmo davanti a un grande film realista e di denuncia. Purtroppo l'asticella si ferma al buono. Il maestro Sergio Corbucci non è certo un pivello e riesce comunque a portare in sala un prodotto ben confezionato e destinato a restare nella storia del cinema a sfondo sociale. Un film che fa divertire, riflettere e piangere, nella cornice delle fatiche di chi ha costruito con caparbietà non solo il proprio destino, ma anche un pezzo di Italia.
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