Regia di Emir Kusturica vedi scheda film
Un grande film. Uno dei pochi esempi di ritmo serrato e rapimento poetico. Il tono è leggero ma la scrittura complessa. I personaggi semplici eppure inafferrabili. Quale maestria nel domare una materia così vasta e sfuggente. Un altro regista alle prese con lo stesso soggetto si sarebbe perso in digressioni inevitabili ma inutili e non avrebbe resistito alla tentazione di cercare effetti di maggiore impatto. Kusturica non si perde mai. E tu sei nelle sue mani, dalla zingara di spalle della primissima inquadratura al crocifisso caduto dall'altare dell'ultima. PS Per tutti coloro secondo cui questo film farebbe leva sui vari cliché riferiti agli zingari, per esempio che sono ladri e amorali, consiglio collirio in dosi da cavallo, perché mai film fu un così profondo canto d'amore verso questa sconosciuta e magica comunità
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