Regia di Emir Kusturica vedi scheda film
E' il classico di Kusturica, il suo film più proverbiale, nel bene e nel male. Racconto di formazione sulla scorta di un realismo fantastico che talora divampa in suggestive sequenze visionarie (il bagno nel fiume durante la festa di San Giorgio; il rogo della catapecchia da parte della nonna; il parto della moglie col velo nuziale che rimane sospeso in aria). Le sequenze "illusionistiche" che vedono il protagonista far lievitare gli oggetti a distanza aquistano credibilità nell'immaginario irrazionalistico, grottesco e superstizioso evocato da Kusturica. I difetti del film sono riscontrabili in una sceneggiatura non priva di scompensi (dovuti forse ai rimaneggiamenti subiti dalla pellicola) e in una pietas che troppo spesso sfocia in un sentimentalismo populista incontrollato.
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