Regia di Emir Kusturica vedi scheda film
Storie d'ordinaria immigrazione clandestina.Kusturica ha una sua precisa poetica e una sua precisa cifra stilistica.Da accettare in tutto e per tutto o da rifiutare in blocco.E forse pensando al suo particolare stile praticamente ci regala due film al prezzo di uno.Il primo ambientato nella terra natia contiene il Kusturica migliore,quello che riesce a colorare universi cialtroni illuminati da improvvisi squarci di assoluta poesia.La seconda parte è invece più caotica,più soggetta a pulsioni ricche di eccessi melodrammatici e che inevitabilmente accetto con ben altra difficoltà.Non posso nascondere che Kusturica non rientra ei miei registi preferiti,anzi cordialmente lo detesto proprio perchè capace di creare poesia in immagini e invece sembra interessargli altro.Anche in questo film è così.A una prima parte notevolissima nello studio dei caratteri,nella descrizione dei personaggi,nel far soffermare la macchina da presa su immagini di bellezza struggente,segue una seconda parte in cui di poesia in immagini non se ne trova neanche l'ombra.Ed è solo grazie alla bellissima prima parte che non riesco a detestare questo film,come altri dello stesso Kusturica,che comunque ha sempre un invidiabile capacità di dirigere attori e soprattuto di trovare facce incredibili....
non male
ok
molto bravo...
come al solito il uom talento smisurato non è usato nel modo corretto
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