Perhan e Daza, due ragazzini slavi, sono sballotati tra la Jugoslavia e l'Italia, nelle mani di un branco di malviventi che trafficano con gli esseri umani. Prima della dissoluzione della repubblica titoista. Kusturica al suo terzo film cambia sceneggiatore e si vede. Non c'è più Abdullah Sidran e così ci perdiamo gran parte dell'atmosfera e del divertimento. Ottime le musiche di Goran Brgovic, e alcuni momenti sono trascinanti, anche se il film ha momenti di stanca.
Una vita non certo idilliaca quella dei rom della Penisola balcanica. Vivono in baracche cedenti, devono arrangiarsi con espedienti rudimentali, vengono denigrati dalle popolazioni del resto della (supposta) Unione Europea, sono costretti a piegarsi alle minacce dei dispotici boss della zona, dediti allo sfruttamento minorile e il controllo del business della… leggi tutto
Storie d'ordinaria immigrazione clandestina.Kusturica ha una sua precisa poetica e una sua precisa cifra stilistica.Da accettare in tutto e per tutto o da rifiutare in blocco.E forse pensando al suo particolare stile praticamente ci regala due film al prezzo di uno.Il primo ambientato nella terra natia contiene il Kusturica migliore,quello che riesce a colorare universi cialtroni illuminati da… leggi tutto
Girato per buona parte all'interno e con la comunità rom di Skopje, dopo un periodo di conoscenza e sperimentazione delle loro usanze da parte del regista e i suoi collaboratori, Il tempo dei gitani racconta di Perhan, un giovane disincantato costretto a seguire un gruppo di trafficanti di esseri umani. L'immagine è spesso sporca e instabile, come la terra desolata che inquadra, ma…
Quando si parla di cinema dal punto di vista commerciale, noto che qui in Italia si tende sempre a fare discorsi del tipo: "Com'è andata quest'anno la competizione fra i film USA ed i film italiani? Hanno…
Una vita non certo idilliaca quella dei rom della Penisola balcanica. Vivono in baracche cedenti, devono arrangiarsi con espedienti rudimentali, vengono denigrati dalle popolazioni del resto della (supposta) Unione Europea, sono costretti a piegarsi alle minacce dei dispotici boss della zona, dediti allo sfruttamento minorile e il controllo del business della…
Un grande film. Uno dei pochi esempi di ritmo serrato e rapimento poetico. Il tono è leggero ma la scrittura complessa. I personaggi semplici eppure inafferrabili. Quale maestria nel domare una materia così vasta e sfuggente. Un altro regista alle prese con lo stesso soggetto si sarebbe perso in digressioni inevitabili ma inutili e non avrebbe resistito alla tentazione di cercare effetti di…
Film commovente e struggente, singolare nel rappresentare un popolo da noi misconosciuto e mal giudicato, da noi messo ai confini dell'illecito, un popolo con una sua cultura , una sua moralità e con un forte senso di indissolubilità dei legami di sangue. Anche a fin di bene , ma spinti da una situazione di miseria si possono commettere crimini. Allora non esistono buoni o cattivi.…
Fu quando gli zingari arrivarono al mare che la gente li vide, che la gente li vide come si presentano loro, loro, loro gli zingari, come un gruppo cencioso, così disuguale e negli occhi, negli occhi…
1988: ultimo film di Kusturica jugoslavo, per la precisione di Sarajevo, prima della guerra e della disgregazione. Straziante anche solo per questo. Grande film, coraggioso e imprefetto, sulla terra e lo sradicamento, l'amore, la cattiveria, la follia e il sogno, insomma gli zingari. Davvero bello da vedere e commovente senza sentimentalismo. Poetico, una volta tanto, non è un aggettivo…
E' il classico di Kusturica, il suo film più proverbiale, nel bene e nel male. Racconto di formazione sulla scorta di un realismo fantastico che talora divampa in suggestive sequenze visionarie (il bagno nel fiume durante la festa di San Giorgio; il rogo della catapecchia da parte della nonna; il parto della moglie col velo nuziale che rimane sospeso in aria). Le sequenze…
Maghi, fate, fattucchiere. Imbroglioni e iniziati. Potentissimi e ridicoli, spettacolari e nascosti. Di recente - vedi il film su Houdini in sala - la fascinazione dell'incantesimo protonovecentesco ha colpito il…
Storie d'ordinaria immigrazione clandestina.Kusturica ha una sua precisa poetica e una sua precisa cifra stilistica.Da accettare in tutto e per tutto o da rifiutare in blocco.E forse pensando al suo particolare stile praticamente ci regala due film al prezzo di uno.Il primo ambientato nella terra natia contiene il Kusturica migliore,quello che riesce a colorare universi cialtroni illuminati da…
Povera e miracolata tanto tempo fa, poi operaia, oggi soprattutto grassa, borghese e annoiata (ma non solo e non sempre...). La cosiddetta "capitale morale" - come tante altre città del mondo - si specchia nel cinema…
Ricerca della felicità individuale, fughe da realtà invivibili, esodi di massa in presenza di circostanze drammatiche. L'uomo si mette in movimento, spesso con dolore a volte con gioia e speranza, e lascia la sua…
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Commenti (3) vedi tutti
Bruciante. Voto: 4 stelle (2002)
commento di robynestafilm bello ma con dei momenti terrificanti di stanca… underground è decisamente altra pasta.
commento di Bellociuffoun film stupendo, superiore ad underground con alcuni elementi che ritorneranno in quest'ultimo. Ad Emir piace Fellini,e si vede…
commento di Dr.Lynch