Regia di Claude Autant-Lara vedi scheda film
Il dottor Faust, anziano medico, si invaghisce di Margherita, cantante in un locale il cui direttore gli propone il solito contratto; segue svolta tragica (l’uccisione di un rivale) e ricerca di un sostituto che si sacrifichi al posto del condannato a morte. Il mito di Faust era stato rivisitato qualche anno prima da René Clair, con vivacità e ironia, in La bellezza del diavolo; questa versione ambientata negli anni ’20 (si parla spesso della trasvolata di Lindbergh) ha una certa eleganza formale, ma è appesantita da una messa in scena ingessata ed è narrativamente incerta (all’inizio il protagonista è Faust, nella seconda parte diventa Margherita). Si riscatta parzialmente con un finale ultraromantico capace di commuovere anche il diavolo, dove alla storia di Faust subentra quella di Alcesti.
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