Regia di Neri Parenti vedi scheda film
Il fattore positivo di questa commedia non particolarmente originale (è evidente l'influsso del grande successo di Non guardarmi, non ti sento, di pochi anni prima) è senza ombra di dubbio la buona affinità che si viene a creare fra i due protagonisti; per il resto c'è davvero poco o niente da ricordare. Una sceneggiatura che viene da Sonego (del resto potrà sbagliare pure lui), rimaneggiata da Parenti che la mette in scena con il suo consueto approccio, sciatto e sonnolento; tutto procede per semplificazioni, accostando l'onesto (Pozzetto) ed il disonesto (Greggio), l'ingenuo ed il furbo, il timido e l'intrigante, etc.: tutto francamente banale.
Un cieco ed un paralitico in carrozzina si incontrano; raccolti da due giovani autostoppiste verranno derubati, poi finiranno nelle mani di un malavitoso e infine, dopo litigi e riappacificazioni, troveranno un'ottima sistemazione per entrambi.
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