Regia di Neri Parenti vedi scheda film
Commedia italiana pretenziosa e sopravvalutata da alcuni.
Dovrebbe fare ridere, ma non ci riesce e neppure sul profilo introspettivo si salva. Fonde maldestramente e incautamente temi come disgrazie e disonestà, fallendo perciò anche sul piano della tragicomicità.
La trama, che sa di già visto, non è malvagia, ha spunti interessanti che dovrebbero far riflettere, ma non sa sfruttarli adeguatamente, pertanto non ha quella profondità che avrebbe potuto renderla meritevole di lodi.
Il copione e le interpretazioni sono poca cosa. Battute e dialoghi insipidi e personaggi che non sanno rivelarsi minimamente accattivanti. Non riescono a ispirare né simpatia né compassione.
Il cast non appare in reale sintonia e il risultato si lascia notare attraverso una messa in scena sterile, che non offre emozioni.
Il duo Greggio-Pozzetto non convince molto, sono entrambi fuori parte.
La recitazione, in generale, non è di certo di alto livello. La più fastidiosa tra tutti è Marina Suma. Pessima interprete in qualunque ruolo si cimenti, in questo caso, il suo personaggio risulta abbastanza antipatico nonostante il suo riscatto finale.
In definitiva, un'opera senza né arte né parte veramente trascurabile e mediocre, con contenuti che ammiccano all'amoralità e all'egocentrismo umano.
In bilico tra dramma e commedia, non spicca in nessuno dei due generi. A tratti, ci si annoia pure.
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