Regia di Sébastien Marnier vedi scheda film
Irréprochable (2016): locandina
FESTA DEL CINEMA DI ROMA 2016 - SELEZIONE UFFICIALE
Una quarantenne fa ritorno alla sua città di provincia dopo che a Parigi da un anno ha perso il lavoro come agente immobiliare.
La donna è convinta di farsi nuovamente assumere dal precedente datore di lavoro, che invece, nel rivederla, la accoglie freddamente, ben più interessato alla nuova bella e giovane apprendista che ha appena assunto.
Irréprochable (2016): Joséphine Japy, Marina Foïs
Irréprochable (2016): Marina Foïs, Jérémie Elkaïm
Tra amori clandestini e tentativi di riallacciare un rapporto con un suo ex collega ed amante, la donna matura l'intenzione di persuadere la giovane collega rivale a licenziati per riprendersi il posto perduto.
Le conseguenza saranno letali.
L'opera prima di Sebastien Marnier, e' un ottimo polar della follia e della bramosia, del calcolo più bieco, arricchito da una magnifica Marina Fois, nuova Glenn Close che ripiega sul lavoro anziché sull'amore, quando quest'ultimo la ha già compromessa una volta e quando il lavoro dipendente diventa un lusso, un extra per pochi da difendere coi denti aguzzi e a costo di qualsiasi sacrificio o tattica di sopravvivenza.
Irréprochable (2016): Marina Foïs, Benjamin Biolay
Un film teso, irritante, dove nessun personaggio - tutti a loro modo negativi e cinici- si salva dalla mostruosita' di fondo che è l'unica soluzione per sopravvivere, aggiornando l'attrazione fatale della donna sola e possessiva negli indolente e stimolanti anni '80, all'attualita' sconcertante di oggi dove il problema dell'impiego e della giusta via per sopravvivere surclassa le mere questioni di cuore o di desiderio carnale.
Irréprochable (2016): Marina Foïs, Joséphine Japy
Forte e tenace la caccia alla rivale ingenua da parte della protagonista protesa ad ottenere ad ogni costo ciò che ha perduto: la incontra in qualità di cliente, né diviene amica, la persuade a trasferirsi dal fidanzato russo, la boicotta per danneggiare a sul lavoro e la sbiancamento pure fisicamente: fino a maturare la decisione estrema.
Oltre alla splendida Marina Fois, epicentro e ragione della riuscita del film, citerei pure Jeremie Elkhaim e Benjamin Biolay, il sosia francese di Beni io Del Toro, nonché ottimo e spesso tormentato caratterista.
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