Regia di Milcho Manchevski vedi scheda film
Il film del cineasta macedone Milcho Manchevski ha vinto il Leone d'oro all'ultima Mostra di Venezia, ex aequo von Viva l'amore del taiwanese Tsai Ming-liang. E' anche il primo film macedone presentato in un festival internazionale, ed il primo lungometraggio diretto dal suo autore, che ha vissuto diversi anni negli Stati Uniti e che, come il suo protagonista (un fotografo premiato con il Pulitzer che vive a Londra), torna a constatare con gli occhi straniati di un esule il drammatico scontro culturale (tra macedoni e albanesi) del suo paese. Sono tutti buoni motivi per rispettare Prima della pioggia; è un motivo ancora migliore è la mano del regista, tutt'altro che da principiante, anzi potente e suggesiva. Eppure,; Prima della pioggia non convince, forse proprio per l'abilità instintiva del suo autore, che confesiona un film sociologicamente onesto, ma cinematograficamente fin troppo furbo. Un film che strizza l'occhio alla moda (l'incastro narrativo non cronologico), che usa la politica e la forma per far violenza allo spettatore e convincerlo che sta condividendo un'esperienza d'arte impegnata. Un film che usa il cinema nelle sue sollecitazioni più epidermiche. E a questo punto, poco importa che lo faccia per una buona causa.
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