Regia di Milcho Manchevski vedi scheda film
Storia intricata, struttura sui generis e una vagonata di simbolismi per uno dei film più sottovalutati degli anni ’90. Prima della pioggia è l’opera d’esordio del regista macedone Milcho Manchevski. Il film tratta di tre diversi episodi, non direttamente collegati, ma che lentamente si rivelano curve di una stessa circonferenza. La storia comincia in un convento macedone, col monaco Kiril che coltiva l’orticello prima dell’arrivo della pioggia e, dopo essersi spostato a Londra, con la vicenda del reporter Aleksander, torna in Macedonia, per terminare nel medesimo orticello e la reiterazione della scena iniziale. Un film circolare dunque, come sul piano della struttura lo è stato solo il contemporaneo Pulp Fiction. Si tratta di una grande metafora sulla guerra ed il fratricidio in particolare: il film gira su se stesso perché il dramma della guerra si reitera. Ma “il cerchio non è rotondo”, vero leit motiv della pellicola, è un monito di speranza affinché il circolo (vizioso) si spezzi per sempre e la pace possa tornare a regnare.
Il film è garbato: minimalista ed attento come tipico di alcune cinematografie dell’Est (il primo Kusturica, Panahi, Kiarostami, per fare qualche nome), questo Po Dezju, o Before the rain, dimostra come le buone idee ed un loro sapiente sviluppo possano valere da soli il prezzo del biglietto.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta