Regia di Ivan Sen vedi scheda film
Il tono sommesso con cui si svolge la narrazione, insieme all'utilizzo di una sceneggiatura costruita con dialoghi impeccabili, rendono la visione della pellicola piacevolmente scorrevole nonostante l'idea intorno al quale ruota l'intero film sia effettivamente qualcosa di già visto innumerevoli volte e si differenzi semplicemente nella scelta del modo di raccontarlo.
E' evidente come lo spessore della pellicola non si basi tanto sulla forza dei personaggi, quanto sul loro passato, sulla storia che intendono rappresentare; l'utilizzo di attori sconosciuti, e il modo in cui i loro personaggi sono legati alle origini, consente di mettere in atto senza forzature questa parentesi narrativa che finisce per oscurare il filo conduttore, rappresentato dalla motovazione che ha iniziato il racconto stesso.
Grazie anche ad un'ambientazione suggestiva, enfatizzata maggiormente da inquadrature dall'alto, simmetriche e ben distribuite, e fotogrammi panoramici in cui a prevalere sono le immagini della natura e dell'affascinante territorio circostante, a godere di questa visione è principalmente lo sguardo cullato da un racconto soave senza troppe pretese.
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