Regia di Ivan Sen vedi scheda film
FESTA DEL CINEMA DI ROMA 2016 - SELEZIONE UFFICIALE
Nella cittadina mineraria di Goldstone - quattro roulotte in mezzo al deserto rosso dell'Australia - ogni cittadino è in qualche modo legato all'unica (o apparentemente tale) fonte di reddito locale: la miniera di Furnace Creek.
Un giorno il giovane poliziotto locale arresta un uomo alla guida in stato di ubriachezza, rendendosi conto solo in seguito che l'uomo, nativo aborigeni locale, è in realtà un poliziotto federale, alcolizzato in seguito ad un dramma lavorativo-familiare, giunto in loco per indagare sulla scomparsa di una ragazza asiatica.
Scopriremo, dando tempo al tempo - con la pazienza del caso, visto che il regista Ivan Sen pare più preoccupato delle atmosfere, che ai ritmi d'azione da conferire alla vicenda - che le attività di riciclaggio di donne e di corruzione sono ormai dilagante e vedono su tutti coinvolta la determinata sindaco donna dell'assoluto sobborgo, donna scaltra che si maschera sotto le spoglie di una casalinga tutta torte di mele e sorrisi, nonche genitrice in affido acdistanza di una decina di bimbi, per celare la sua preminente fonte di reddito.
Ci sarà un regolamento di conti esemplare, come dinanzi ad un western attualizzato ai giorni nostri, dove il cavallo è surclassato dai suvvia e dove al posto dei nativi pellerossa troviamo in modo coerente gli aborigeni, spesso saggi e desiderosi di stare alla larga dello scandalo che dà loro da vivere.
Goldstone funziona soprattutto per le atmosfere azzeccate e visivamente gradevoli di cui sa circondarsi, che per l'intrigo, piuttosto scontato o comunque tutt'altro che travolgente.
Tanto gli attori, i due protagonisti Aaron Pedersen e Alex Russell non presentano particolari ragioni di entusiasmo: meglio rivedere il re degli attori aborigeni, sul grande schermo dai tempi di Walkabout di Roeg, ovvero Davide Gullpilil, nonché la sempre inquietante gattona Jackie Weaver, pure lei simbolo di tutto ciò di buono che è apparso, nel suo caso nell'ultimo decennio, nel cinema australiano che lascia il segno.
Tra gli altri attori del cast, riconosciamo ed apprezziamo David Wenham, cattivo in braghe corte e calzini al centro di tutto il bieco complotto.
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