Regia di Ivan Sen vedi scheda film
Il fascino dell' outback australiano sorregge tutto ....
In una sperduta zona aurifera dell' outback australiano , un detective aborigeno indaga sulla sparizione di una ragazza cinese ... Ad un paio di anni dal buon successo di " Mistery Road " si ricompone l' accoppiata tra il regista Ivan Sen e l' attore Aaron Pedersen , che anche qui ben interpreta il disilluso poliziotto protagonista . L' indagine è davvero lenta e minimale , poco più di un pretesto per mettere in scena il classico scontro di culture tra indigeni ed uomini bianchi , un po' come in certi film western revisionisti . Un caso ben poco eclatante di sfruttamento e di ordinaria corruzione , in cui sono naturalmente parte attiva gli uomini bianchi , che non si fanno troppi scrupoli a violare le leggi e ad infettare con la forza corruttrice del dio denaro anche i buoni selvaggi più fragili . Il punto di forza della pellicola è sicuramente la bellezza desolata delle desertiche ambientazioni dell' entroterra australiano , luogo di millenarie tradizioni aborigene , con cui contrastano come cazzotti negli occhi le moderne brutture ( containers , caravan , miniere a cielo aperto ) portate dal progresso .
Detto del bravo Pedersen , nel cast si segnalano il sorriso da stregatto dell' esperta Jackie Weaver , i ridicoli pantaloncini corti dell' ex Faramir David Wenham e la somiglianza con Josh Hartnett del giovane Alex Russell . Non è possibile scordare anche il breve cameo del grande David Gulpilil , in una delle sue ultime interpretazioni . In definitiva è un film che può valere un generoso 6,5 .
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