Regia di Alex Proyas vedi scheda film
Cocktail a base di horror (citazioni persino a Zombi 2 di Fulci), fantasy (il riferimento va a Batman) e poliziesco alla Abel Ferrara o alla William Lustig. L'opera beneficia di un notevole taglio sperimentale e di una regia in stile europeo continentale che anticipa di svariati anni prodotti come Sin City. Eccezionale, per l'epoca, l'impegno del cast tecnico per dar vita a un risultato finale caratterizzato dal forte sapore artistico per quel che concerne il profilo visivo (ottima fotografia darkeggiante). Bellissima la scena in cui Brandon Lee disegna un corvo di fuoco sulla strada per firmare un suo omicidio.
A voler trovare dei punti deboli viene da puntare il dito sul soggetto (revenge movie classico mascherato per qualcosa di originale) e su poc'altro (finale telefonato). Buoni alcuni passaggi di sceneggiatura (soprattutto a livello dei dialoghi), gotiche le decadenti location.
Bene gli attori con un Brandon Lee che entrerà nella leggenda proprio grazie a questo film e alla sua assurda morte sul set.
Concludo dicendo che Il Corvo ispirerà molteplici film tra i quali il poù evidente omaggio è senza dubbio l'orrorifico Faust di Brian Yuzna.
Cult movie. Voto: 7.5
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta