Regia di Alex Proyas vedi scheda film
Classico cine-fumetto, degli anni'90, tratto dagli albi grafici dei primi anni'80 di James O'Barr, che cercava una valvola di sfogo, dopo la morte della sua fidanzata. Tristemente noto come l'ultimo film interpretato da Brandon Lee, figlio dell'attore ed artista marziale Bruce Lee, ucciso a riprese quasi ultimate.
Classico cine-fumetto, degli anni'90, tratto dagli albi grafici, disegnati nei primi anni'80, da James O'Barr, che cercava una valvola di sfogo, dopo la morte della sua fidanzata. Tristemente noto come l'ultimo film interpretato da Brandon Lee, (attore di film d'azione a basso costo), ucciso a riprese quasi ultimate, ma è comunque bello e ricco di personaggi indimenticabili (come Ernie Hudson, Rochelle Davis, Joe Polito, Michael Wincott e Bai Ling). Brandon era riuscito a fare un film migliore di quelli del padre, Bruce Lee, puntando sul romanticismo e sulla malinconia anziché sui colpi di kung fu, senza trascurare il mimetismo (è un vendicatore, tornato dalla morte, in cerca degli assassini suoi e della sua ragazza, che si tinge la faccia col cerone, come Pierrot), le frasi d'effetto (tipo, ad esempio quella sulle madri che sono come dio per i figli) e l'autoironia. Complimenti anche ad Alex Proyas, il regista, che immerge il tutto in atmosfere dark, musica rock (i Cure, in primis) e pioggia battente. Uno dei film perfetti per Halloween, grazie anche al corvo guida, al clima festaiolo e maledetto, della festa americana di fine ottobre-inizio novembre, e a quel dolcissimo gatto persiano, di nome Gabriel, tutto da coccolare, che sorveglia la casa semi distrutta dei due sfortunati protagonisti-amanti-fidanzati.
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