"Il buon Salvatore fa il pendolare tra Milano e Napoli. Sua moglie, una ex cantante di un certo successo, viene corteggiata da un noto camorrista. Angela naturalmente non cede alle avances dell'individuo, ma la malizia del camorrista, unita a una serie di circostanze truffaldine, convincono Salvatore del tradimento della moglie che viene scacciata da casa. Salvatore emigra in America, ma quando il camorrista investe con l'auto la figlia di Salvatore la famiglia si ricompone intorno alla bambina. La sceneggiata napoletana si compone di semplici elementi: la passione, il tradimento, l'onore, la famiglia; qui tutti presenti e cuciti sulla taglia di Merola."
e'un film troppo triste dv angela luce e brava ma sembra miskiato tra una parte comica di attori napoletani e dall'altra parte in un film triste e squallido e presuntuoso. ma poi un merola un po' diverso…
A me non è piaciuto molto, nonostante che in suo favore si siano spesi illustri critici (secondo Kezich "un film sincero", secondo Grazzini "un film di un'ammirevole fedeltà al codice del patetico, nel suo genere poco meno che perfetto"). Si tratta di una specie di remake di Catene di Matarazzo (che già non mi sembra un capolavoro), ma la differenza in termini qualitativi si sente: qui è… leggi tutto
Ciro Ippolito rappresenta a perfezione la napoletanissima arte di arrangiarsi: cineasta non dotatissimo, ma neppure disastroso, ha sempre saputo gestire al meglio le scarse possibilità a disposizione, girando (s)cult come i due film degli Squallor (Arrapaho e Uccelli d'Italia), un 'sequel apocrifo' di Alien (Alien 2 sulla Terra) e un tris di sceneggiate partenopee che prende piede proprio con… leggi tutto
Emigrante per lavoro, Salvatore fa il mestiere di magliaro, facendo il pendolare fra Napoli e Milano. Nel frattempo sua moglie Angela ”la allora smagliante Angela Luce”, ex cantante di successo, viene corteggiata da un malavitoso. Angela è leale con il marito e non cede alle lusinghe del viscido tentatore, ma l'uomo respinto, si vendica, facendo credere a Salvatore, che…
Ciro Ippolito rappresenta a perfezione la napoletanissima arte di arrangiarsi: cineasta non dotatissimo, ma neppure disastroso, ha sempre saputo gestire al meglio le scarse possibilità a disposizione, girando (s)cult come i due film degli Squallor (Arrapaho e Uccelli d'Italia), un 'sequel apocrifo' di Alien (Alien 2 sulla Terra) e un tris di sceneggiate partenopee che prende piede proprio con…
A me non è piaciuto molto, nonostante che in suo favore si siano spesi illustri critici (secondo Kezich "un film sincero", secondo Grazzini "un film di un'ammirevole fedeltà al codice del patetico, nel suo genere poco meno che perfetto"). Si tratta di una specie di remake di Catene di Matarazzo (che già non mi sembra un capolavoro), ma la differenza in termini qualitativi si sente: qui è…
Dunque, proprio mentre la fanfara militare intona il "Silenzio", i media bercianti silenzio non fanno. E latrano, sguaiati, d'onore e d'amor patrio. Come se solo i civili afghani, e iraniani, e iracheni, e palestinesi,…
Ugole e celluloide. Biopic di grandi interpreti, camei, comparsate, attori che rivelano doti insperate (ma anche qualche latrato...). I performer che sono stati cooptati dal cinema e quelli cui il cinema ha reso…
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Commenti (4) vedi tutti
Tipica sceneggiata napoletana, dal classico "lagrime napulitane" di Libero Bovio, alla trasposizione cinematografica di Mario Merola
leggi la recensione completa di Furetto60Tipica sceneggiata napoletana che più che fare piangere (come dice il titolo) fa veramente ridere per la banalità delle situazioni.
commento di IGLILagnoso fino alla nausea.
commento di wang yue'un film troppo triste dv angela luce e brava ma sembra miskiato tra una parte comica di attori napoletani e dall'altra parte in un film triste e squallido e presuntuoso. ma poi un merola un po' diverso…
commento di walter70m