Regia di Stuart Rosenberg vedi scheda film
Walter Matthau riesce sempre a creare buone aspettative nelle sue pellicole: proprio agli inizi degli anni '70 dalla commedia si è spostato su alcune pellicole del genere noir/poliziesco (molto interessanti innanzitutto Chi ucciderà Charlie Varrick? e Il colpo della metropolitana) di questi L'ispettore Martin ha teso una trappola è forse il meno interessante. Difatti l'impianto, nonostante un inizio curioso e piuttosto insolito, la vicenda non raggiunge mai un ritmo veramente appassionante: vediamo un protagonista piuttosto stereotipato, ben più preoccupato dei propri casi da risolvere che delle relazioni familiari, solitario e diffidente con i partner di lavoro. Fa da contraltare il personaggio di Bruce Dern, scanzonato e baffuto. Peccato inoltre che oltre a qualche deviazione di troppo nella soluzione del giallo, che porta francamente ad un calo dell'attenzione da parte del pubblico. Infine faccio fatica a comprendere quanto possa essere verosimile che per uccidere un agente una persona intervenga in un posto affollato come un autobus, dove la possibilità di avere testimoni (pur tentando di ucciderli tutti) sia molto più alta che in un luogo isolato, così come nel finale dove l'antagonista, anche qualora fosse riuscito ad uccidere l'ispettore Martin si sarebbe trovato nel mezzo di un luogo affollatissimo.
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