Regia di Luigi Comencini vedi scheda film
Comencini è stato uno dei maestri della commedia all'italiana, con uno sguardo privilegiato sul mondo dell'infanzia. Con Lo scopone scientifico si avvale di una affilata sceneggiatura di Rodolfo Sonego che parla essenzialmente del conflitto di classe, con un realismo che però si allontana volutamente dalla matrice Neorealista per sconfinare in territori di allegoria fiabesca. È un cinema popolare ma di fattura raffinata, un apologo sociale dove si tengono in equilibrio la componente più propriamente leggera e da commedia e un sottofondo grave, a tratti quasi disperato sulle ingiustizie delle disparità sociali e l'impossibilità di sfuggire al proprio destino. La regia di Comencini è intelligente nel dosare il ritmo su una durata di due ore che passano senza stancare, evita di proposito qualunque orpello che possa distrarre l'attenzione dello spettatore e si affida con coraggio alla squadra degli attori, qui assolutamente determinante per la riuscita del film. Forse si poteva evitare qualche sconfinamento grottesco (tutta la borgata sembra seguire in differita le gesta di Peppino e Antonia nella villa della ricca signora, ma a lungo andare queste scene affollate di caratteristi dell'epoca risultano un po' ripetitive) ma il cuore del film è delineato in maniera netta, senza compiacimenti, con le figure dei protagonisti disegnate a tutto tondo da un Sordi al massimo, qui davvero ammirevole nel controllo delle battute e delle espressioni senza scivolare nel manierismo, e una Silvana Mangano umanissima e vibrante. In una recensione dell'epoca Kezich scrisse che Bette Davis era poco convincente in questo film ma non comprendo il perché, dato che l'attrice disegna l'ennesima figura di donna malvagia con consumato mestiere e senza farne mai una caricatura; purtroppo il doppiaggio le impedisce di parlare con la propria voce, ma questo non è da imputare alla giustezza della sua performance. Tra gli altri caratteristi, un Joseph Cotten invecchiato che fa la spalla senza strafare e un simpatico Domenico Modugno che dà il giusto colore a Richetto. Poco conosciuto all'estero, tranne che in Francia, Lo scopone scientifico è un film di cui dovrebbero ricordarsi maggiormente gli sceneggiatori di oggi e chi vuole abbinare il divertimento mai volgare al cosiddetto messaggio, senza risultare troppo invadente.
Voto 8/10
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